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Oltre la tecnologia, un nuovo equilibrio tra reale e virtuale

#FerpiSideChat

23/03/2022

Giuseppe de Lucia

Ottavia Landi di Chiavenna, Direttore Relazioni Esterne ed Affari Istituzionali di Neopharmed Gentili, è oggi ospite della rubrica #FerpiSideChat.

Ottavia, operi in un settore (quello farmaceutico) che durante la pandemia è stato messo sotto pressione e che ha dimostrato una grande capacità di reagire positivamente. Nei momenti di maggiori criticità per il paese, le aziende (come la tua) hanno continuato ad offrire la loro vicinanza e il loro contributo a pazienti, medici e a tutta la filiera della salute. Quale il ruolo svolto dalla comunicazione?

La lotta al Covid ha rappresentato una grande sfida per tutto l’ecosistema sanitario e, in particolare, per il settore farmaceutico che ha dovuto riorganizzarsi rapidamente per assicurare la continuità operativa e garantire ai pazienti la disponibilità di tutte le terapie. Ma non solo, sin dalle primissime fasi dell’emergenza sanitaria, le aziende farmaceutiche hanno avviato importanti cambiamenti sul fronte della Comunicazione, per continuare ad agire in maniera responsabile nei confronti dei pazienti, dei medici, dei farmacisti e di tutti gli operatori della filiera della salute. L’aspetto forse più importante è stato quello di realizzare un nuovo equilibrio tra reale e virtuale, tra distanza fisica e vicinanza partecipativa, alla luce delle necessità (di distanziamento sociale) e delle trasformazioni imposte dalla pandemia. Mi riferisco, in primis, all’accelerazione sul digitale che ha coinvolto in prima persona cittadini e professionisti sanitari, questi ultimi anche sotto il profilo dell’aggiornamento scientifico, mettendo l’industria farmaceutica di fronte alla necessità di adeguare le modalità di interazione con i medici impegnati sul campo per continuare a dare loro il massimo supporto. Tutto ciò senza mai dimenticare che la comunicazione per essere efficace necessita di partecipazione ed empatia, e che le nuove tecnologie possono affiancare ma mai sostituire la relazione, sia essa fra professionisti o tra medici e pazienti. Come Azienda, siamo stati pienamente coinvolti in questo percorso volto a ridisegnare le modalità di fruizione della salute e dell’informazione sui temi della salute. A meno di un anno dallo scoppio della pandemia, abbiamo lanciato “Neo Digital Convention”, della quale è attualmente in corso la seconda edizione: una maratona digitale unica nel suo genere che per un mese, attraverso setting virtuali interattivi, offre a migliaia di medici italiani informazione e aggiornamento scientifico di qualità in molteplici aree terapeutiche.

Nel nostro lavoro e nel governo strategico delle relazioni, oltre che comunicare è fondamentale “ascoltare” i propri stakeholder. In un settore come il tuo, che ha come obiettivo il benessere e la salute delle persone, quanto è centrale questa attività?

La salute e il benessere delle persone rappresentano il motore di tutte le nostre attività. La ricerca farmaceutica, le attività formative e informative rivolte ai medici, le campagne di sensibilizzazione indirizzate ai pazienti, partono sempre dall’ascolto dei bisogni per dare risposte concrete, efficaci ed efficienti per migliorare la qualità e la gestione del percorso di cura, e per semplificare il lavoro quotidiano di tutti i professionisti sanitari coinvolti nell’assistenza ai pazienti.

L’innovazione è parte rilevante della vostra industria e molte volte è difficile comunicare il valore e la portata del risultato frutto della ricerca scientifica. Come la comunicazione può aiutare questo processo?

La capacità dei progetti di ricerca e sviluppo di generare valore per i pazienti e impatto positivo sull'economia e sulla società va comunicata in modo professionale ed efficace: è necessario che i risultati ottenuti abbiano la più ampia visibilità possibile, enfatizzando il loro contributo nel migliorare la vita delle persone, ottimizzare i processi sanitari e rendere tutto il sistema più sostenibile. Come Azienda, siamo costantemente impegnati a promuovere l’innovazione, che non vuol dire soltanto scoprire nuovi farmaci, ma anche sviluppare soluzioni terapeutiche più maneggevoli, aperte al monitoraggio da remoto, in grado di migliorare l’aderenza dei pazienti alle terapie. Far conoscere queste innovazioni che rispondono a specifiche esigenze di medici e pazienti, utilizzando leve, strumenti e canali di comunicazione diversificati a seconda dei target, è fondamentale per realizzare il fine ultimo di migliorare la salute e il benessere delle persone.

Negli anni è cresciuta la consapevolezza degli obiettivi dell’agenda 2030 e della rilevanza degli ESG. Molte aziende hanno inteso mettere in campo azioni volte ad uno sviluppo sostenibile ed etico per l’ambiente, la società e le persone al proprio interno. Quale il vostro impegno in questo ambito?

Gli obiettivi fissati per lo sviluppo sostenibile hanno una validità globale, riguardano e coinvolgono tutti i Paesi e tutto il tessuto sociale, dalle imprese private al settore pubblico, dalla società civile agli operatori dell’informazione. Come Azienda, siamo da sempre attenti alle tematiche ESG, promuovendo iniziative finalizzate alla creazione di valore per la comunità in cui operiamo e alla promozione di un ambiente lavorativo etico, inclusivo e sostenibile. Da ultimo, posso raccontare l’esperienza di ‘Super Job’, un progetto concreto nato con l’obiettivo di agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro delle persone diversamente abili: un “servizio di rete sociale” per lo sviluppo di contatti professionali e la diffusione di contenuti specifici sui temi della disabilità e dell’inclusione, utile non soltanto per trovare lavoro, ma anche per sfidare i pregiudizi trasformandoli in una chiave di successo per le aziende.

Dopo tanti anni di fallimenti, sembra che dopo il primo sì alla Camera dei Deputati, possa vedere luce una legge sulla rappresentanza degli interessi e la regolamentazione delle lobby. Cosa ti aspetti dal dibattito in corso?

Il tema della cosiddetta “Legge sulle Lobby” è estremamente dibattuto e mi aspetto che dal confronto parlamentare possa finalmente vedere la luce una legge in grado di disciplinare la materia in maniera chiara e matura, per realizzare appieno l’obiettivo per il quale è stata proposta: accrescere la consapevolezza e conferire maggiore dignità a una professione, quella della rappresentanza democratica degli interessi, troppo spesso affiancata al termine di “faccendiere” da parte dei non addetti ai lavori.

Cosa consiglieresti ad un giovane che si avvicina alla nostra professione?

Siate curiosi! Credo che la curiosità sia la spinta per realizzarsi nella vita professionale e personale. E non smettete mai di studiare e di vivere ogni singola esperienza e conquista professionale con entusiasmo e determinazione.

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