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Oltre seicento relatori pubblici da tutto il mondo (anche italiani) hanno risposto alla ricerca dell

05/09/2006

Ecco il profilo che emerge del nostro ruolo professionale.

Qualche mese fa la Global Alliance aveva lanciato una importante iniziativa, di cui avevamo parlato anche su questo sito. Si trattava di una indagine on-line  finalizzata a raccogliere quanti più dati fossero utili a definire il contributo offerto dall'attività dei professionisti di Relazioni Pubbliche nell'ambito delle strutture economiche, sociali e politiche dei loro Paesi di appartenenza, nell'ottica di determinare le tendenze emergenti della professione, approfondire la conoscenza delle sue principali questioni-chiave e misurarne l'impatto economico a livello globale.Alla ricerca hanno partecipato 686 relatori pubblici di tutto il mondo e, dall'elaborazione delle loro risposte, i risultati tracciano un interessante profilo di quei professionisti consapevoli che svolgono le loro attività ai piani alti delle organizzazioni. Ecco l'esito dell'indagine:L'86% è iscritto ad una associazione professionale.Il 33% lavora in una impresa, il 27% in una amministrazione pubblica, il 23% in una agenzia, il 10% in una non profit e il 9% come free lance. Il 63% dirige un dipartimento o una società di consulenza e il 79% dipende dal vertice organizzativo o ne fa direttamente parte. Il 70% ritiene che la sua funzione principale sia quella di sviluppare la strategia di comunicazione. 
Il 76% lavora più di 40 ore la settimana. Il 71% viaggia intensamente nel suo paese e il 36% anche a livello internazionale. Il 12% guadagna oltre 100 mila dollari l'anno e il 67% più di 40 mila. In più il 47% riceve anche un bonus annuale e il 61% gode di una assicurazione malattia.Il 58% ha tra 25 e 44 anni e il 34% fra 45 e 60.Il 99 parla l'inglese, l'80% possiede una laurea universitaria e il 68% è di genere femminile.  
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