/media/post/tblutst/scala.jpeg
Ferpi > News > Paolo Conte alla Scala di Milano. Educazione musicale o risultato economico?

Paolo Conte alla Scala di Milano. Educazione musicale o risultato economico?

15/02/2023

Redazione

Una riflessione sul concerto di Paolo Conte alla Scala di Milano a seguito di un intervento a firma di Piero Maranghi su Il Foglio.

Il concerto di Paolo Conte nello storico Teatro alla Scala di Milano, in programma il prossimo 19 febbraio, è il tema di un recente intervento a firma di Piero Maranghi su Il Foglio dal titolo “Lettera a Paolo Conte con preghiera di non profanare la Scala”.

Nell’accorato appello a spostarlo in un altro luogo, l’autore che si definisce un grande fan del cantautore, afferma che “il suo concerto è uno schiaffo alla storia della Scala; costituisce un precedente assai pericoloso; non dà nulla al Teatro da cui invece riceve moltissimo; è culturalmente un concerto antipatico ed elitario”.

Dietro alla scelta di ospitare al Teatro alla Scala o in altri teatri italiani eventi che poco hanno a che fare con la stagione lirica o sinfonica tradizionale si cela però il tema della gestione delle Fondazioni in termini di imprenditorialità, economicità e vincolo di bilancio.

Proprio la Fondazione per il Teatro alla Scala ha avviato la fase di riforma come accadeva già da tempo in diversi stati in cui l’intervento pubblico è affiancato da quello privato: considerare la Fondazione come un’azienda, applicando valori di efficienza ed efficacia nel rispetto del vincolo di bilancio, preoccupa molti esperti del settore culturale che vedono la tendenza della governance a lavorare di più sull’aspetto economico, piuttosto che artistico. Questo cambiamento ha dato la possibilità di reperire fondi, anche con l’ingresso di nuovi attori sociali, creando relazioni e ottenendo risultati.

Ma è stato perseguito lo scopo primo dell’istituto, ovvero “la diffusione dell’arte musicale... e l’educazione musicale della collettività”?


 

 

 

 

 

Eventi