Parli europeo? Europa_Comunicazione_Opinione Pubblica è stato il tema del workshop tenutosi lunedì 26 giugno nella sala dei Musei Provinciali di Borgo Castello a Gorizia.Organizzato dal Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche dell'Università degli Studi di Udine a Gorizia, l'incontro ha costituito la terza tappa del road show promosso da FERPI nell'ambito delle consultazioni sul Libro Bianco su una politica di comunicazione dell'Unione Europea e ha avuto il sostegno dell'Accademia Europeista di Gorizia e del Movimento Federalista Europeo, Centro Regionale Friuli Venezia Giulia.La presenza di relatori di spicco, quali il Sottosegretario alle Politiche Europee e al Commercio Internazionale Milos Budin, il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Pier Virgilio Dastoli, il Deputato al Parlamento per l'Ulivo Alessandro Maran, il Consigliere Nazionale FERPI Giampietro Vecchiato, e la competenza professionale dei partecipanti hanno fatto di questa tappa un incontro unico per rappresentatività e ricchezza di contributi critici che lasciano spazio per gli ulteriori approfondimenti.Da alcuni anni, e in particolare all'indomani dell'esito negativo dei referendum francese e olandese sul progetto di trattato costituzionale, l'Unione Europea ha deciso di investire maggiormente sulla trasparenza e sulla comunicazione con i cittadini. Dal punto di vista dell'amministrazione comunitaria, le criticità di comunicazione traggono origine dall'adozione del modello francese piramidale e poco trasparente, dall'originaria impostazione di Jean Monnet secondo cui l'Europa doveva dialogare unicamente con le amministrazioni nazionali, alle quali spettava il compito di creare il consenso di fronte alle rispettive opinioni pubbliche, e dalla priorità data al rapporto con i giornalisti piuttosto che a quello con tutti gli stakeholder.La pubblicazione del Piano D e del Libro Bianco rappresentano una scelta strategica di portata epocale per la comunicazione europea poiché sollecitano a focalizzare non più sulle istituzioni ma sul cittadino. La realizzazione del cambiamento incontra ancora limiti e contraddizioni. Ad esempio il circuito comunicazione, informazione, democrazia resta incompleto e rischia di degenerare nella propaganda in assenza di un elemento intermedio essenziale: le relazioni. In questo senso la bidirezionalità del rapporto tra istituzioni e cittadino è un elemento chiave. La nuova strategia dell'Unione Europea segna degli aspetti positivi sia nell'attribuire importanza, oltre che alle grandi testate internazionali, anche ai media locali e alla società civile, sia nella valorizzazione della diversità e nel ragionare in termini di multistakeholder. Rimangono tuttavia elementi di ambiguità quali l'indeterminatezza nel definire ciò che è "società civile", la sovrapposizione del canale con il messaggio della comunicazione e il rischio di lasciar intendere che la comunicazione possa mistificare i contenuti. Un ulteriore fattore di criticità nei confronti dei contenuti del libro bianco è costituito dall'importanza che questo attribuisce a internet come strumento per la comunicazione sui temi europei e che, pur essendo uno strumento partecipativo, forse non è ancora sufficientemente democratico ed equalizzante.La comprensione delle paure e delle aspettative dei cittadini europei rappresenta uno dei punti fondamentali sui quali le istituzioni devono incentrare il loro ascolto, perché è da queste disattenzioni che possono nascere il dissenso e l'estraneità nei confronti del progetto europeo. La definizione del progetto preciso di un' Europa più forte rischia di essere messo in pericolo dal mancato superamento di queste paure, che vanno di pari passo con la disaffezione verso le istituzioni di ogni livello comprese quelle europee.La creazione di una democrazia europea matura può essere oggi possibile, hanno convenuto alla fine i relatori, solo grazie all'enunciazione chiara degli obiettivi politici dell'Unione, al rafforzamento del suo carattere democratico anche nella scelta di chi governa l'Europa, all'assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini e alla creazione di uno spazio pubblico in cui potere politico, potere economico e società civile dialogano in un sistema di interrelazioni. Renata Kodilja, Ugo Ferruta, Elisa Candusso.Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche, Università di Udine a Goriziakodilja@uniud.itIl resoconto della terza tappa del road show del Libro Bianco sulla comunicazione svoltasi a Gorizia il 26 giugno.