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Portavoce più ricchi dei sindaci

21/07/2009

Dopo il caso di Bologna, da Milano a Roma è una gara a chi guadagna di più. Retribuzioni a sei cifre per i professionisti che devono mettere in relazione i media con il primo cittadino, in una giungla di delibere e nomine che vanno da capo ufficio stampa a responsabile della comunicazione, a spin doctor.

di Eleonora Capelli


Anche in tempi di tagli per gli enti locali e di bilanci in rosso, c’è un mestiere che meglio sembra resistere al colpi della crisi economica: il portavoce del sindaco. Stipendi altissimi, che pesano per cifre vicine agli 800 mila euro sulle casse dell’amministrazione (e del contribuente) nei 5 anni di un mandato e mettono d’accordo nord e sud, grandi capoluoghi e città di medie dimensioni.


Senza sfuggire al paradosso che vede il comunicatore superare in busta paga il primo cittadino, come nel caso di Torino. Dopo l’eco suscitata dal caso del sindaco di Bologna, Flavio Delbono, che ha impegnato 724.878 euro in cinque anni per ingaggiare il giornalista e scrittore di noir Marco Girella, riuscendo a battere il predecessore Sergio Cofferati che per Massimo Gibelli ne stanziò 594 mila, anche le altre città si fanno i conti in tasca.


In questa particolare classifica, Bologna raggiunge Roma: la nomina di Simone Turbolente a direttore dell’ufficio stampa del sindaco Gianni Alemanno pesa per 162.408,48 euro sul bilancio 2009 della capitale, anche se il professionista riceve un compenso lordo di oltre 118 mila euro all’anno (il resto sono oneri) poco distante dai 117 mila euro annui del collega bolognese Girella.


Da Milano a Palermo, in una giungla di delibere e atti dirigenziali, con denominazioni che vanno da capo ufficio stampa a responsabile della comunicazione, da “spin doctor” a portavoce, i professionisti che devono mettere in relazione i media con il primo cittadino hanno in comune retribuzioni a sei cifre che a volte superano persino quelle del loro “capo”.


A Torino il caso è scoppiato pochi mesi fa: Riccardo Caldara, responsabile della divisione informazione e servizi con il cittadino, oltre che portavoce del sindaco, in un anno prende 123.837 euro lordi, di cui 25 mila come premio di risultato. Il suo superiore , Sergio Chiamparino, si ferma a 109 mila.
A Milano il compenso di Filippo De Bortoli, responsabile della comunicazione e coordinatore dell’ufficio stampa del sindaco Letizia Moratti, è fissato da una delibera del 3 luglio 2006 in 132.452 euro lordi all’anno, in una gerarchia in cui alla qualifica di vice capo servizio dell’ufficio stampa corrispondono 79.470 euro all’anno e al semplice addetto 44.539 euro. In buona posizione anche Palermo, con i 74 mila euro lordi all’anno dell’esperta per la comunicazione di Diego Cammarata, Donatella Palumbo, da aggiungere ai 155 all’anno della busta paga del capo ufficio stampa Rino Canzoneri nel 2008 (adesso però il ruolo si sta assegnando per concorso).


Tra i comuni virtuosi Trieste, dove il portavoce Guido Galetto, ex assessore provinciale dell’area Lega Nord, nel 2006 prendeva 64 mila euro all’anno e Padova, con il sindaco Flavio Zanonato preferisce parlare direttamente con i giornalisti risparmiando in immagine e nel portafoglio. Qui il portavoce Antonio Martini percepisce una cifra attorno ai 2O mila euro all’anno, come del resto, per tornare a Bologna, Luca Molinari, comunicatore e membro dello staff di Delbono.


tratto da la Repubblica del 21 luglio 2009
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