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Pubblicità ingannevole: la cosmetica è la categoria più sanzionata dallo Iap

11/02/2009

Integratori, trucchi e prodotti di bellezza: tante promesse non mantenute "colpite" dall'Istituto di autodisciplina pubblicitaria.

Creme che attenuano i segni dell’età, integratori che riducono il peso corporeo in poco tempo, lozioni che regalano una folta capigliatura: esistono davvero o sono solo un’invenzione pubblicitaria? I risultati sbandierati dai produttori di cosmetici nelle campagne di marketing, per la maggior parte dei casi non provati da studi scientificamente attendibili, sono sempre più spesso oggetto di intervento da parte dell’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria, che si occupa di controllare e dare regole alla comunicazione commerciale.


Nel corso del 2008, infatti, su oltre 800 casi esaminati dallo Iap, ben il 50% ha riguardato aziende che producono cosmetici, prodotti dimagranti e articoli farmaceutici. Al secondo posto col 12,50% le aziende dell’acqua e delle bevande analcoliche, a pari merito con quelle delle telecomunicazioni e dell’editoria. Seguono il settore dei trasporti, del turismo e dello spettacolo (11,80%), l’abbigliamento e i prodotti per la casa (9%), il credito e le assicurazioni (2%) e gli alcolici.


Rispetto all’anno precedente, il Comitato di controllo ha registrato un incremento del 3% dei casi presi in esame, da 793 nel 2007 a 813 nel 2008. È cresciuto anche il numero di casi archiviati, perché l’inserzionista ha spontaneamente aderito alla richiesta di modifica avanzata dal Comitato. Sul fronte delle istanze al Giuri’ promosse dalle aziende, è stata invece registrata una contrazione del 16%: dalle 44 del 2007 alle 38 dell’anno appena trascorso. “Quest’ultimo dato – hanno spiegato il presidente e il segretario dell’istituto, Giorgio Floridia e Vincenzo Guggino – è particolarmente rilevante perché il successo di un sistema di autodisciplina si misura proprio sulla riduzione dei procedimenti quale segnale positivo, indice di una più diffusa correttezza della comunicazione”.


Nel 2008 l’autodisciplina pubblicitaria si è dotata di un nuovo codice, con il quale si amplia la competenza a tutte le forme di comunicazione commerciale, incluse promozioni, direct marketing e sponsorizzazioni.


http://www.iap.it/


Luana Andreoni – Redazione Cultur-e
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