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Pubblicità, investimenti in calo

29/01/2009

Secondo i dati di Nielsen Media Research le imprese del largo consumo hanno drasticamente ridotto il budget per l’advertising. E anche il comparto automobilistico è in crisi.

Negli ultimi quattro anni le imprese del largo consumo hanno ridotto in maniera drastica gli investimenti pubblicitari, passando da una spesa totale sui media pari a 2,3 miliardi di euro, a un budget di soli 1,9 miliardi nei primi undici mesi del 2008, periodo a cui si riferiscono i dati diffusi da Nielsen Media Research. Trecentoquaranta milioni di euro in meno, una contrazione di investimenti di quasi quindici punti percentuali. Dato estremamente rilevante, se si considera che le imprese del largo consumo sono a dir poco cruciali per l’economia del Paese, e in particolare per l’industria pubblicitaria.


E se quasi tutte le aziende, durante il 2008, hanno deciso di ridimensionare i fondi destinati al marketing, si possono rilevare delle differenze interessanti tra i singoli casi. Ferrero, ancora al vertice della top ten degli investitori, mostra solo un lieve calo della spesa, -0,11%. Barilla segna un deciso –3,97%, mentre Unilever, al terzo posto, sfiora quasi il –12%. Reckitt Benckiser è quarta, con un dato in controtendenza, +2,67%, mentre scende del 2,06% Perfetti Van Melle, in quinta posizione. Al decimo posto Procter & Gamble che, a sorpresa, ha aumentato del 19,28% la spesa pubblicitaria nei primi undici mesi del 2008.


Ma c’è un altro settore dove la crisi economica ha inciso profondamente sulla pianificazione pubblicitaria, ed è quello automobilistico. Il calo è costante dal 2006, anno in cui gli investimenti complessivi delle auto toccavano quota 866,8 milioni di euro. Anche il 2008 ha mostrato segnali di rallentamento, e il totale degli investimenti pubblicitari netti è sceso a quota 820,2 milioni nel periodo gennaio-novembre. Una flessione dell’1,12%, che nasconde in sé un dato particolarmente negativo: a novembre 2008, infatti, il settore ha messo a segno un -13,82% della spesa totale, passata da 73,2 milioni di euro a 63 milioni.


Anche nel comparto automobilistico, però, ci sono differenze sostanziali nella strategia delle aziende. Sul podio dei top spender, infatti, la Volkswagen si piazza al primo posto con l’aumento del 6,30% della spesa in adv, seguita da Fiat, con un dato di segno opposto, -8,9%, e da Renault, in crescita del 17,4%.


Luana Andreoni – Redazione Cultur-e
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