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Qualità e autorevolezza: la FERPI di domani per i comunicatori di oggi

23/03/2022

Orazio Ragusa Sturniolo

Come cambia il professionista moderno alla luce dei mutamenti tipici della professione e dell’impatto della pandemia? In che modo FERPI può sostenere lo sforzo dei suoi soci nel tentativo di intercettare i trend di un mercato che cambia? Ne ha parlato Renato Vichi, Group Head Senior Director Institutional Affairs External Communications International Banks di Intesa Sanpaolo, durante un incontro organizzato dalla Delegazione FERPI Lombardia.

Qualità e autorevolezza: sono questi gli ingredienti decisivi per rendere, sempre di più, FERPI una comunità professionale adeguata all’evoluzione della professione e quindi del futuro dei comunicatori di oggi. 

È questo il messaggio emerso nel corso dell’incontro promosso dalla Delegazione Lombardia con Renato Vichi, Group Head Senior Director Institutional Affairs External Communications International Banks di Intesa Sanpaolo. Vichi, dopo l’illuminante keynote speech sul tema dei linguaggi al recente Premio FERPI, ha risposto alle domande di 50 soci lombardi che, in queste settimane, hanno avviato un dibattito utile per condividere proposte e riflessioni all’interno dell’organizzazione sul ruolo del comunicatore e della sua “casa” professionale.

Come cambia il professionista moderno alla luce dei mutamenti tipici della professione e dell’impatto della pandemia? In che modo FERPI può sostenere lo sforzo dei suoi soci nel tentativo di intercettare i trend di un mercato che cambia? 

La risposta, secondo i presenti, risiede nella capacità di enfatizzare la qualità e le qualità della community e nella valorizzazione di una élite autorevole e inclusiva in grado di mettere al servizio dall’associazione un patrimonio più ampio di relazioni, contenuti e riflessioni.  È questa la strada per rendere l’associazione un interlocutore unico, univoco e autorevole sul mondo della professione. Ma non solo: se questa qualità diventa “operativa”, FERPI può davvero presentarsi come una realtà attrattiva per il suo mercato di competenza. Secondo i partecipanti, l’associazione deve proporsi come un network capace di generare valore per chi è iscritto attraverso alcuni asset: formazione, incontro tra domanda e offerta di lavoro, rappresentatività ai tavoli istituzionali e creazione di opportunità reciproche di business e partnership. Ferpi deve consolidarsi come la comunità professionale dei comunicatori di oggi: soggetti che determinano i cambiamenti culturali sociali e economici dell’intero sistema Paese; creatori di valori intangibili che sono la premessa del successo di una organizzazione.

Nell’attuale congiuntura, in parte a causa della pandemia, in parte per i processi evolutivi in corso dettati dalle esigenze green e di altri fenomeni, la comunicazione, del resto, sta acquisendo sempre più peso. Presso le forze produttive costrette ad aggiornarsi per sopravvivere - e auspicabilmente crescere - quanto anche in seno alle istituzioni e ai soggetti intermedi, troppo spesso messi alle corde dall’opinione pubblica e dai media. I comunicatori, alla luce di questo cambiamento, devono diventare “generatori” di reputazione. Che sia quella di un’azienda o del terzo settore, la reputazione è un asset intangibile fondamentale, lo strumento principale di una catena di produzione. 

Proviamo a intercettare, insieme, le tendenze del mercato e a fare sintesi dei bisogni dei comunicatori? Vogliamo rendere FERPI una associazione sempre più capace di intercettare i nuovi trend? Presto il prossimo incontro online aperto a tutti i soci.

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