Ferpi > News > Quando lo spot offende

Quando lo spot offende

13/04/2004

Una recensione delle pubblicità più maschiliste fatta dall'Advertising Women Group

Esiste un'associazione non profit di New York, l'Advertising Women Group, che si occupa di recensire le pubblicità più offensive per le donne, regalando poi riconoscimenti ironici all'evento "The Good, the Bad & the Ugly Awards". Nel settore advertising persiste infatti un atteggiamento sessista e gli stereotipi femminili proposti soffrono di catalogazioni spesso offensive e anacronistiche.Quest'anno il premio andrà alla campagna per Sirius Satellite Radio, che ritrae una Pamela Anderson gratuitamente nuda che utilizza tutto il suo corpo per pulire la macchina di un giovane uomo. Tra gli spot presi di mira dall'Advertising Women Group c'è anche quello della Playstation di Sony, in cui viene raffigurata una donna che partorisce un uomo adulto. Molto discussa, l'immagine (premiata a Cannes) ha suscitato un'ondata di sdegno non solo tra le paladine del gentil sesso. Tra le altre campagne offensive risulta la pubblicità di una birra, che suggerisce secondo l'associazione un atteggiamento di ghettizzazione nei confronti delle donne. Da quest'anno tra la giuria sono presenti anche managers e dirigenti di aziende come Johnson & Johnson, Pfizer, Avon e Unilever, proprio per regalare all'iniziativa un punto di vista differente e per coinvolgere gli stessi vertici delle aziende, sensibilizzandoli sulla necessità di standard di decenza. Secondo una recente ricerca, su 138 manager del settore ben 80 continuano a credere che il messaggio pubblicitario traumatizzante serva ad attirare l'attenzione dei decisori politici.
Dal Wall Street JournalEmanuela Di Pasqua - Totem
Eventi