Uno studio sovvenzionato dal governo olandese e da alcune ong ha indagato l'impegno delle multinazionali olandesi presenti nel territorio indiano per il rispetto dei temi di csr. Sono 100 le compagnie dei Paesi Bassi presenti nel subcontinente, e rappresentano la quinta presenza straniera. Di queste cento aziende, oltre quaranta hanno accettato di rispondere alle indagini e hanno purtroppo confermato quel che si temeva: l'attenzione alle csr non è proprio una priorità. Le violazioni dei diritti umani e la mancanza quasi totale di attenzione verso la discriminazione in caste sono fenomeni diffusi in India e colpevolmente taciuti dalle multinazionali europee. Gerard Oonk, coordinatore dello studio ha dichiarato che: "La ricerca ha dimostrato che molte leggi che tutelano i lavoratori e l'ambiente sono poco rispettate. Nulla che non si sospettasse, ma ci si aspetterebbe un comportamento migliore da parte delle multinazionali". Oonk si appella quindi al governo perché riveda i propri programmi: "Avendo dimostrato che, soprattutto per le filiali all'estero, la violazione delle norme della csr sono la regola e non l'eccezione, il governo dovrebbe avere un ruolo più attivo nel promuovere le csr e nel ricercare accordi internazionali".Le multinazionali olandesi non sono così attente alla csr delle loro filiali in India.
