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Strategia e qualità dei contenuti per relazioni istituzionali efficaci

28/05/2015

Giancarlo Panico

Qualità, affidabilità e relazione sono asset fondamentali nella competizione sul mercato ma sono i medesimi su cui puntare in ambito istituzionale. E se il web e i social network hanno cambiato molto il modo di comunicare e di fare lobbying  non hanno però modificato le modalità di relazione. Lo sostiene Michelangelo Suigo, Head of Public Affairs di Vodafone Italia.

Che significa fare lobbying per una Telco oggi ed in particolare nello scenario italiano?
È molto stimolante perché si lavora in uno scenario in continuo mutamento in cui è necessario essere sempre aggiornato sia sull’andamento del mercato,  contraddistinto da un perimetro in evoluzione, sia sullo scenario politico ed economico.

Quali le criticità del sistema politico-istituzionale?
Guardiamo al contrario agli aspetti positivi e costruttivi: la constatazione è che, in questo periodo, si stanno ponendo le basi per la realizzazione di piani strategici (quelli che una volta venivano chiamati Piani industriali) che sono fondamentali per il rilancio della nostra economia. Oggi più di ieri, poi, ci confrontiamo con una classe politica/istituzionale attenta a collaborare con i vari stakeholder delle imprese e a capirne le esigenze.

La sua azienda, Vodafone, negli ultimi anni, ha rappresentato un modello. Qual è il tratto distintivo e quali i punti di forza su cui puntate?
Portiamo in ambito istituzionale gli stessi asset che ci consentono di differenziarci nella competizione day by day: qualità, affidabilità e relazione. La qualità dei contenuti e messaggi che veicoliamo verso gli stakeholder istituzionali ci consente di essere molto più incisivi sulle tematiche che trattiamo e di fare formazione continua su di un settore che, dietro una telefonata o un byte, ha una complessità di sistemi e infrastrutture difficilmente immaginabile.

In che modo la pervasività del web ha cambiato le relazioni istituzionali?
Il web e i social network hanno cambiato molto il modo di comunicare e ovviamente di fare lobbying  ma non completamente quello di relazionarsi. Sono aumentati i canali di comunicazione digitali, le informazioni disponibili sul web, le occasioni di confronto e sono state abbattute molte barriere fisiche, ma tutto ciò non fa altro che completare e rafforzare la relazione e, almeno per ora, non la sostituisce.

La sua azienda fa parte di un gruppo internazionale: avete e seguite una policy comune o ogni azienda nazionale segue la propria linea?
Vodafone fa parte di un grande gruppo internazionale con servizi disponibili per i nostri clienti con gli stessi standard di servizio in tutto il mondo. Per questo ci siamo dotati di una governance e di una cornice unica per permettere ai mercati locali di operare in maniera sempre coordinata.

Le relazioni istituzionali agiscono in autonomia o rientrano in una strategia di relazioni pubbliche condivisa con le altre funzioni di comunicazione?
Tutta l’attività di lobbying e public affairs ha il compito di veicolare i messaggi dell’azienda verso gli stakeholder istituzionali. Questi vengono definiti e condivisi con tutte le funzioni, a partire dal top management, sempre con l’obiettivo di essere allineati ed agire in team.

 




 

Michelangelo Suigo

Dal dicembre 1999 in Omnitel, oggi Vodafone Italia, Michelangelo Suigo, nell’azienda dal 2001 ricopre il delicato ruolo di Head of Public Affairs. Giornalista, è componente del Comitato Mezzogiorno di Confindustria e della Giunta dell’Unione Industriali di Napoli, insegna Lobbying e Public Affairs in corsi di laurea e Master.

 

 
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