Importanti novità nel nuovo report di FTSE4Good, l'indice dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale delle aziende. Risultati odierni e programmi per il futuro i due aspetti salienti del report (qui consultabile integralmente in formato pdf). A condurre le ricerche l'istituto di ricerca indipendente Ethical Investment Research Service.Per quanto riguarda i risultati, sono più di cento le aziende cancellate dall'indice del 2001: tra esse, nomi prestigiosi come olden Sachs, Carlsberg e Rank Group, incapaci di soddisfare i parametri ambientali (85 per cento) o quelli inerenti i diritti umani. Nella maggior parte dei casi, le aziende insensibili all'ambiente sono aziende statunitensi non multinazionali, meno disposte a investire nella tutela ambientale e meno disposte a dichiarare le proprie politiche nel timore che un eccesso di informazione possa risultare addirittura dannoso in un Paese legalmente litigioso come gli Usa.Per quanto riguarda i problemi inerenti i diritti umani, le infrazioni più diffuse sono il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori così come intesi dall'International Labour Organization (ILO). Le motivazioni della scarsità di tali risultati è da ricercarsi, secondo il board del FTSE4Good, nelle differenti culture del lavoro di alcuni Paesi industrializzati, su tutti Giappone e Stati Uniti, dove la libertà di associazione (sindacale) e la discussione collettiva dei contratti degli impiegati sono realtà quasi sconosciute.Rispetto ai criteri del 2001, in questo nuovo rapporto non vengono più banditi i produttori di latte in polvere, per i quali sono state riscritte le regole di adesione all'indice FTSE4Good. L'inclusione sembra essere un tentativo di non perdere definitivamente la partita: sono stati abbassati i livelli di attenzione nella speranza che dei livelli vengano comunque accettati e rispettati anche da Nestlè, Danone e Novartis e dagli altri produttori.Pubblicati i risultati e riscritti alcuni parametri: fine del bando contro il nucleare e l'estrazione di uranio