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Restart Program: la comunicazione strategica per la ripartenza

10/07/2020

Filippo Nani

Ultimo appuntamento di Restart Program quello che ha ospitato il presidente di Confartigianato Veneto, Agostino Bonomo e il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro. Un ciclo di incontri, organizzato dalla Delegazione Triveneto, che ha analizzato tutti gli aspetti della comunicazione e messo in fila le buone pratiche utili a fornire una cassetta degli attrezzi aggiornata e testata sul campo.

L’ultimo webinar di Restart Program, l’iniziativa promossa dalla delegazione Triveneto per analizzare la comunicazione delle imprese nella fase post Covid-19, ha ospitato il presidente di Confartigianato Veneto, Agostino Bonomo (oltre 55 mila imprese iscritte) e il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro (oltre 11 mila iscritti).

Dall’incontro emerge una preoccupazione condivisa: la crisi innescata dalla pandemia si inserisce in una economia, quella italiana, che già prima dell’emergenza sanitaria era vicina alla recessione. I dati – ha ricordato il presidente Carraro – stimano un -11% di Pil perso in Italia a fronte di un -8% dell’euro zona, con un calo del fatturato delle nostre aziende che supera il 50%. Dati drammatici, confermati dal presidente di Confartigianato Bonomo che allarga il campo al settore del turismo uno di quelli più duramente colpiti dalla crisi.

Le iniziative messe finora in campo dal Governo per tamponare l’emergenza - liquidità e cassa integrazione su tutte – sono certamente utili a fornire un po’ di benzina al motore della nostra economia, ma il tema vero è verso dove indirizzare questi sforzi.

I driver della ripresa post Covid sono in prima battuta gli stessi che ci avevano consentito di rimetterci in piedi dopo la crisi Lehman Brothers del 2008-2013: export e digitalizzazione in primis. A cui si aggiunge un ulteriore e fondamentale aspetto: quello della formazione e della ricerca, del legame da rinsaldare sempre di più tra mondo delle imprese e mondo della ricerca e dell’università. Necessario, come ribadito dal presidente degli artigiani, per comprendere e analizzare i cambiamenti dei consumatori e conseguentemente rivedere produzioni, servizi, etc.. Perché un fatto è chiaro a tutti: dopo i mesi di lockdown sono cambiate molte abitudini e questa drammatica esperienza lascerà segni indelebili nel nostro modo di vivere.

In tutto questo, allora, ci si è chiesti quale ruolo gioca e potrà giocare la comunicazione come asset per il rilancio. Entrambi gli interlocutori hanno riconosciuto come la comunicazione sia strategica. In primo luogo nel raccontare con trasparenza e onestà la drammaticità della situazione, anche perché nel Paese esistono ancora ampie sacche di opinione pubblica che manifesta un sentimento anti industriale. Inoltre si è poi sottolineato il fatto che gli sforzi di comunicazione verso l’esterno vanno coordinati e concordati tra i vari soggetti coinvolti. Una critica soprattutto nei confronti del Governo che in questo periodo ha comunicato molto ma è mancata quella concretezza senza la quale le parole di annuncio sono solo vuoti proclami.

Un aspetto questo che ha influito non poco nella gestione della comunicazione interna con i propri associati perché gli annunci del Presidente del Consiglio si traducevano in atti concreti e quindi in pubblicazione dei vari DPCM in Gazzetta Ufficiale solo dopo giorni.

L’emergenza pandemica, in conclusione, ha sicuramente accelerato la digitalizzazione delle imprese, ha ulteriormente sensibilizzato investitori e consumatori nei confronti della responsabilità sociale delle imprese, ha rivitalizzato il mondo della rappresentanza perché si è capita l’importanza dei corpi intermedi, ma soprattutto ha aumentato la consapevolezza che la comunicazione è materia da professionisti e non si può improvvisare.

E questa è sicuramente la testimonianza migliore della bontà del lavoro svolto dal gruppo Restart Program di Ferpi Triveneto che ha analizzato tutti gli aspetti della comunicazione (comunicazione interna, esterna, crisis team, gestione dei rapporti con i media e i social) e messo in fila le buone pratiche utili a fornire una cassetta degli attrezzi aggiornata e testata sul campo come ben evidenziato dalle due infografiche realizzate dal collega Matteo Baldan.

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