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Reti

11/03/2011

La rete digitale, abbassando drasticamente i costi di distribuzione, sta trasformando l'industria culturale, dedita allo sfruttamento intensivo dei grandi successi, in un sistema più elastico, fondato sulla valorizzazione delle nicchie di consumo. E’ questa la tesi di fondo di Andrea Miconi che illustra come Internet sia entrata a fare parte delle trame dell'età contemporanea, come struttura portante della società.

“Se ha ragione Barry Wellman, siamo arrivati a una terza fase della ricerca su Internet. Il primo periodo era dominato dall’entusiasmo per il nuovo e dalla febbre dell’utopia, scrive Wellman, e nel secondo, iniziato alla fine degli anni ’90, ci si poteva accontentare di misurare la diffusione della rete: la definitiva irruzione del Web nel quotidiano, invece, obbliga ora a un compito più difficile, tradurre la documentazione in un’analisi approfondita, e passare dalla descrizione del fenomeno alla sua spiegazione. In altri termini, è finito il tempo delle promesse, quando «Internet era eccitante», attirava sguardi incantati e ingenui, e suscitava sospiri di meraviglia e stupore; adesso, bisogna fare i conti con un oggetto ordinario e consolidato, che reclama una migliore misura teorica, e qualche azzardo interpretativo in meno".
Si apre con queste parole la premessa del nuovo libro di Andrea Miconi, Reti. Origini e struttura della network society. Dire che viviamo in una network society è diventato un luogo comune ma è un dato ineludibile: dalla socializzazione ai modi del quotidiano, dalla produzione al lavoro, dagli acquisti alla burocrazia, Internet è entrata a fare parte delle trame dell’età contemporanea, ponendosi ormai non più come dirompente novità tecnologica ma come struttura portante della società, non come innovazione squillante, ma come ambito ordinario dell’esperienza.
“Questo libro, allora, prova a farsi interprete di una certa svolta normale nella ricerca sui new media, seguendo tre linee principali, che prendono corpo in altrettanti capitoli: la funzione di lunga durata delle infrastrutture di comunicazione, che traccia la storia dei network precedenti a Internet, eppure prescrive parte della sua ragion d’essere; la nascita del Web, quindi, e le teorie che hanno cercato di spiegarne tanto le origini quanto le conseguenze, i suoi effetti e significati; infine un’analisi più tecnica, e non priva di sorprese, sulle leggi che governano la rete delle reti. Un avanzamento progressivo nelle profondità del Web, e insieme una graduale contrazione dell’arco cronologico del discorso, come un movimento di orbite via via più ristrette, di ampiezze che si riducono per stringere il discorso intorno all’obiettivo finale: la morfologia storica delle reti, dispiegata sul lungo corso dei secoli; la radicale novità consegnata alla network society dagli anni ’70; e poi le particelle elementari del Web, la scatola nera delle sue regole di sviluppo”.
Un testo che indaga i nuovi media in senso diacronico e che costruisce un racconto di schemi evolutivi e diagrammi spaziali, di modelli astratti, che porta dritto al cuore di una sociologia del Web.

Reti
Origini e struttura della network society
A. Miconi
Laterza, 2011
pp. 190, € 20,00
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