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Robert Scoble lascia Microsoft

20/06/2006

La notizia della rottura della collaborazione tra Robert Scoble e Microsoft è giunta inaspettatamente la scorsa settimana; ora The Economist commenta la vicenda e si chiede quali siano i piani per il futuro.

Quando Robert Scoble ha iniziato a collaborare con Microsoft, la percezione dell'azienda è mutata agli occhi di milioni di utenti. Sul blog Scobleizer venivano affrontate diverse tematiche e l'autore non ha mai cercato di nascondere le difficoltà o i difetti dei prodotti. La creazione di un corporate blog efficace, schietto e comunicativo ha riempito il vuoto di informazioni tipico dei grandi business suscitando simpatia tra i blogger e non solo; nonostante il successo di questa operazione, Scoble ha recentemente rassegnato le sue dimissioni da Microsoft.Le voci di possibili incomprensioni tra l'azienda e il blogger hanno da subito popolato la rete, ma la risposta è giunta personalmente dall'autore che ha smentito, tramite il blog, ben otto diverse teorie. Alla base della separazione c'è un progetto a PodTech che gestisce e promuove la creazione di podcast e videocast aziendali. La consapevolezza di aver concluso al meglio la propria missione a Redmond, ha permesso all'evangelista capo, come viene definito, di continuare a occuparsi di comunicazione aziendale, concentrandosi sulle nuove forme di espressione che offrono più possibilità e maggiori guadagni; ad esempio, il famoso videocast Rocketboom sta per vendere spazi pubblicitari per un totale di 85 mila dollari a settimana.L'annuncio di Scoble ha suscitato parecchio interesse in internet e da molti è stato visto come l'ennesimo segnale dell'importanza sempre crescente che hanno i contenuti generati dagli utenti, in tutte le loro forme; soprattutto per quanto riguarda le realtà aziendali che possono trarre vantaggio da una comunicazione diretta e sincera con il cliente finale incrementando la fiducia.Riguardo ai dubbi che Microsoft, senza Scoble, possa perdere nuovamente quell'aura di umanità che il dirigente era riuscito a trasmettere attraverso il suo blog, lui stesso risponde con convinzione: non sono l'unico blogger in Microsoft. Ce ne sono più di tremila, io ero solo la loro cheerleader.Marina Rossi - Totem
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