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Rp e studi legali: fronteggiare concorrenza e costruire reputazione

29/06/2017

Alessandra Fornaci

Marketing, comunicazione e relazioni pubbliche sono strumenti indispensabili anche per gli studi legali. Come fronteggiare la concorrenza e costruire la reputazione nel rispetto dei vincoli deontologici dell’Ordine? È stato i tema di cui si è discusso lo scorso 16 maggio a Roma, durante l’incontro organizzato dall’Ordine degli Avvocati, in collaborazione con la Delegazione Ferpi Lazio.

Erano più di 250 gli avvocati che hanno preso parte all’incontro di aggiornamento organizzato dall’Ordine degli Avvocati a Roma il 16 maggio scorso presso il Palazzaccio, in collaborazione con la Delegazione Ferpi Lazio sul tema “Marketing, comunicazione e relazioni pubbliche: aspetti tecnici e deontologici”.


Il seminario ha suscitato un grande interesse perché dopo la direttiva Bolkenstein e il decreto Bersani sulle liberalizzazioni la concorrenza in questo ambito è divenuta feroce e l’esigenza di rendere visibile e più appetibile l’offerta di servizi legali ha portato anche ad utilizzare la pubblicità violando le regole del “decoro” della professione. Di qui, l’esigenza dell’Ordine di rammentare i vincoli posti dal codice deontologico della professione legale e al tempo stesso esemplificare, con il contributo della Delegazione Ferpi Lazio, quali approcci e strumenti uno studio legale potrebbe utilizzare per sviluppare una buona reputazione e rendere più visibile la propria offerta.

In apertura il delegato di Ferpi Lazio, Giuseppe de Lucia,  ha avuto modo di presentare ai partecipanti la nostra associazione  ponendo l’accento sulla professionalità dei soci Ferpi: a tale proposito ha sottolineato come la Federazione sia stata riconosciuta, in base alla legge 4/2013, tra le associazioni incluse negli elenchi tenuti dal Ministero dello Sviluppo Economico in quanto cura l’aggiornamento dei soci e rilascia l’attestato di qualificazione, elemento distintivo a garanzia dei clienti. Inoltre, de Lucia ha evidenziato che l’incontro di aggiornamento rientrasse in un programma più ampio di raccordo tra Ferpi e i vari ordini professionali regionali.

I primi interventi nella discussione, soprattutto da parte dei rappresentanti dell’ordine, si sono focalizzati sui i principi deontologici da rispettare nel progettare la comunicazione degli studi legali.  Prima il Presidente dell’Ordine avv. Vaglio, e poi i colleghi dell’Ordine  avv. Villabona e  avv. Minghelli, si sonno soffermati sui principi di “correttezza e decoro” e sul divieto di offrire servizi non richiesti che gli studi e i professionisti devono seguire per le proprie attività di marketing e comunicazione . I limiti risultano piuttosto stringenti: si può comunicare l’attività e l’organizzazione dello studio, i titoli professionali e scientifici degli avvocati che svolgono attività di docenza universitaria in materia giuridica ma non si possono pubblicare online direttamente gli endorsement dei clienti soddisfatti o le tariffe dello studio (nonostante l’eliminazione dei minimi tariffari).
Se infatti il marketing strategico come attività di management per il posizionamento dello studio nel mercato  è considerato molto utile ed è stato pienamente accettato, certe attività di marketing operativo restano precluse e vengono sanzionate dall’Ordine. Per citare solo gli esempi di pratiche più spesso sanzionate, è vietato prendere mandati tramite agenzie o altre società di procacciamento, tramite altri colleghi, e più in generale è vietato offrire servizi se non sono stati richiesti (“accaparramento di clientela”  - art.37 codice deontologico) come non è considerato decoroso offrire servizi in luoghi pubblici.

Ad esemplificare in che termini i professionisti Ferpi possono assicurare supporto agli studi legali sono intervenute poi Valentina Lombardi dell’Agenzia Barabino e Partners che ha illustrato alcune soluzioni già realizzate da alcuni studi professionali e Valentina Citati, consulente social media,  che ha esemplificato alcune modalità di utilizzo dei social e evidenziato in che termini possono portare valore alle attività professionali.
In chiusura, nella sua funzione di segretario CASP, Alessandra Fornaci, dopo aver ribadito che l’obiettivo di comunicazione dello studio legale resta la reputazione, ha presentato l’offerta di aggiornamento professionale della Commissione Aggiornamento e Specializzazione Professionale, sottolineando l’esigenza di aggiornamento che accomuna avvocati e professionisti Ferpi chiamati tutti a far fronte alle nuovi sfide del digitale. Come confermano infatti i dati emersi da una recente ricerca del Politecnico di Milano,  l’investimento in digitale degli studi professionali di tutte le categorie in Italia è cresciuto nel 2016 del 2,5%, in linea con il mercato ICT, e l’utilizzo dei social network, sdoganati per gli studi legali da una sentenza dell’antitrust (richiamata dall’avv. Minghelli nel suo brillante intervento), è cresciuto dal 44% al 67%.

 

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