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Rp Lab – Pubblico o privato? Distinguere non serve più

04/07/2012

Nell’epoca dove condividere è l’undicesimo comandamento, ogni contenuto rischia di scatenare una crisi. Esiste davvero ancora una separazione tra ciò che è sotto gli occhi di tutti e ciò che non lo è? Una nuova riflessione di _Gabriele Cazzulini_ per la rubrica _Rp Lab._

di Gabriele Cazzulini
Ha ancora un senso la differenza tra pubblico e privato? Le relazioni pubbliche sono impostate su questa demarcazione. Anche oggi? Questa settimana la puntata di Rp Lab è segnata da molti punti interrogativi.
Un noto personaggio pubblico inglese avrebbe voluto mantenere riservata la sua lotta contro il cancro. Però suo figlio, ancora bambino, ha raccontato questa storia ad un suo amico su Facebook e così i media hanno fatto presto a scoprire la vicenda e a divulgarla al mondo. E’ tutta colpa di un bambino che cercava sostegno tramite uno strumento che per lui è naturale usare come lo è usare il telefono o una lettera? E’ colpa dei media che sorvegliano i profili dei vip e persino dei loro familiari, persino se bambini? E’ colpa del social network che ha cancellato la privacy? E se non fosse colpa di nessuno, perchè la differenza tra pubblico e privato non regge più?
Mettiamo il caso di un social network interno ad un’azienda. E’ un sistema efficace per favorire la comunicazione aziendale. Ma quali sono le esatte linee guida per definire cosa è legittimo pubblicare e cosa non lo è? Si parla solo di lavoro, si condividono documenti di lavoro, si discutono progetti di lavoro? Solo lavoro? Già qualche anno fa, nel social network interno di una azienda sudcoreana di telefoni, un ingegnere, aveva osato pubblicare la foto del suo bambino appena nato. Evitò il licenziamento solo perchè era a capo dell’area brevettazione, quindi un ruolo estremamente delicato.
Nell’epoca dove condividere è l’undicesimo comandamento, ogni contenuto rischia però di scatenare una crisi. Quando le aziende premono sui social media per favorire una conversazione con i propri clienti che vada oltre la vendita del prodotto, nonostante ciò ogni commento è sempre a rischio di cancellazione perchè le opinioni private non sempre sono gradite. Cos’è pubblico e cos’è privato, per le relazioni pubbliche?
La risposta è una sfida continua da giocarsi sul piano dei contenuti. No, non bastano più le divisioni degli ambiti spaziali o funzionali. Casa, lavoro, tempo libero, privato, pubblico… ormai sono sfumature di un colore unico: quello di un flusso ininterrotto di comunicazione.
In quest’ottica le relazioni pubbliche sono un momento, un angolo, una prospettiva che dev’essere pronta a gestire tutto. Non con i filtri o i blocchi o i divieti. Ma con la cultura di una conversazione il cui baricentro è un racconto, un senso, un ragionamento, un’idea. Dove dentro ci sta di tutto, pubblico e privato inclusi.

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