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Rp Lab - Se le Relazioni pubbliche fossero un algoritmo

10/01/2013

E se un processo automatizzato che funziona a prescindere da una discrezionalità umana prendesse il posto delle Rp come attualmente le conosciamo? Oggi le Rp hanno scoperto che il SEO è una risorsa formidabile: se la professione è specializzata nella creazione di grandi storie, di contenuti di qualità, capaci di rivolgersi alle persone giuste, con rigore giornalistico e forza comunicativa, perchè non sfruttarne le sinergie con il web? La prima riflessione del 2013 per la rubrica _Rp Lab_ di _Gabriele Cazzulini._

di Gabriele Cazzulini
All’inizio del nuovo anno la fame di novità e cambiamenti è all’apice. E’ uno slancio istintivo, forse per esorcizzare la paura di dodici mesi ancora da scoprire. Ma è anche uno slancio verso il futuro così appassionato da voler saltare gli steccati della realtà e così rischiare di ritrovarsi chissà dove.
Ad esempio, se le relazioni pubbliche diventassero un processo automatizzato? Qualcosa che funzioni a prescindere da una discrezionalità umana, qualcosa che viva di suo, che funzioni a prescindere dall’errore umano ma anche dal libero gioco di intelletto e fantasia che è tra i sigilli più unici dell’umanità? Suona forse incomprensibile? Eppure non è fantascienza.
Proprio nei giorni a cavallo del 31 dicembre, una prestigiosa testata (nell’epoca digitale, parlare di “testate” fa sempre un certo effetto di nostalgia) che si occupa di Seo, ovvero di ottimizzazione dei contenuti per Google, pubblicava un intrigante articolo sull’affinità perfetta tra Seo e Pr. La tesi sostenuta partiva da un dato inoppugnabile: le Pr sono specializzate nella creazione di grandi storie, di contenuti di qualità, capaci di rivolgersi alle persone giuste, con rigore giornalistico e forza comunicativa. Dunque un ottimo boccone da dare in pasto all’algoritmo di Google, sempre vorace di buoni contenuti. Così web e relazioni pubbliche scoprono la loro sinergia. Questo vale anche per le online media relations, che proprio ottimizzando anche per il web i proprio contenuti, possono moltiplicare la loro portata e la loro efficacia.
Seo e Pr sono ormai due lati dello stesso prisma: la forza principale è l’effetto network, che funziona sia a livello di visibilità, perchè i contenuti ottimizzati sono anche quelli più visibili, sia a livello di moltiplicazione di quella visibilità, perchè ogni contenuto è un link che, pubblicato e ripubblicato, genera altri link e così via. Dall’invio del comunicato stampa dalla fonte al destinatario, si è passati dall’invio di un comunicato stampa digitale che va dalla fonte al destinatario, da qui ad altri destinatari ancora e non si ferma più, in un arco temporale tecnicamente infinito.
Il caso di Google è emblematico: la raffinatezza dei suoi algoritmi, la loro complessità e la frequenza degli aggiornamenti mettono a dura prova persino gli specialisti di Seo. Se un responsabile di relazioni pubbliche dovesse configurare il suo lavoro in chiave Seo? Esistono già oggi molti software per l’analisi automatica del web in base a determinate chiavi di ricerca, “sentiment”, account, trend. Sono ottimi programmi che sollevano l’operatore umano dalle pesanti routines di passare al setaccio centinaia di fonti online. Ma poi, chi sa interpretare questi continui e dettagliati report generati in automatico? Chi sa decidere cosa dire e cosa fare? L’uomo o la macchina?
Ma il lato curioso della faccenda è che Google corre verso la personalizzazione della “search engine”: la conferma è la nascita di Author Rank, ovvero il collegamento tra il contenuto e il suo autore. Maggiore il prestigio dell’autore, maggiore la qualità del contenuto, quindi migliore l’indicizzazione su Google. Allora, che fanno le relazioni pubbliche, tirate da una parte dall’automatizzazione e dall’altra dalla personalizzazione? Si trasformano forse in una tecnica della visibilità online, dove l’agenda dei contatti con i media è sostituita dal manuale del perfetto Seo?
Oggi le relazioni pubbliche scoprono che il Seo è una risorsa formidabile. Ma richiede competenze tecniche che esulano dalla professionalità della comunicazione. Bisogna formare team di lavoro molto articolati, con differenti profili, non solo nella comunicazione. Non c’è più tanto da dibattere. Un giorno, non lontano, scopriranno uno specifico algoritmo per le relazioni pubbliche – e allora sarà meglio conoscere già molto bene il Seo.
La prima novità del 2013 di Rp Lab è aver creato uno Storify con tutti i link più interessanti relativi ai post pubblicati su Ferpi.it e in generale relativi alle trasformazioni delle relazioni pubbliche; Storify è uno strumento aperto e molto diffuso per la “content curation”, utile ad aggregare e condividere contenuti di rilievo. Inoltre Storify permette anche di creare un network tra gli utenti, per comunicare e condividere ogni tipo di link, video, messaggio, tweet… L’indirizzo è il seguente: http://storify.com/Cazzulini/rp-lab

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