RP: quattro worst case della professione
27/07/2011
Quattro esempi, non di successo, ma quattro scivoloni in cui altrettante aziende sono incappate clamorosamente. _Toni Muzi Falconi,_ in occasione del decennale di _Mito Group,_ ha raccontato alcuni dei casi incontrati nei 50 anni della sua carriera. Disponibile ora il video dell’incontro.
Le case history non sono necessariamente esempi da seguire. Talvolta possono essere moniti per non commettere gli stessi errori.
In occasione del decennale di Mito Group, per la prima volta in Italia, Toni Muzi Falconi ha presentato in una conferenza a Modena quattro casi dei più clamorosi errori di comunicazione incontrati nella sua carriera.
Quattro casi molto rilevanti per la storia economica e politica del nostro paese e non solo. Quattro casi su cui riflettere per gestire problemi di comunicazione.
Philip Morris, Banco Ambrosiano, 3M e SME-IRI sono protagonisti di questo racconto da cui emergono insegnamenti pratici per l’intera comunità professionale.
“Le bozze si leggono da destra a sinistra” ovvero come un errore di stampa può rendere problematico il lancio di un nuovo prodotto sul mercato.
“Non farsi prendere dal panico e chiedere conferma prima di agire. Sempre.” Il clamoroso caso del crak Ambrosiano, il rapporto con Scalfari, Ciampi allora Presidente della Banca d’Italia e una “piccola” crisi ai tempi del telefono con i fili.
”Non pensare di essere in cima ai pensieri del cliente. Di fronte a un interesse superiore ti brucia. Sempre.” Cosa accadde ai lobbisti nostrani quando l’industria del tabacco fu costretta a rendere pubblici alcuni documenti riservati.
“Immagina le conseguenze delle tue azioni su altri, anche se improbabili e indesiderate. Sempre” il caso della privatizzazione SME da parte di IRI, ai tempi di Prodi, quasi vent’anni dopo.
Quattro “worst case history” perché anche dagli errori si possano trarre utili lezioni.