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Rubin Mirko

16/06/2008

Le lobby nelle relazioni aziendali

La tesi è costituita da un’introduzione, utile a spiegare il rapporto esistente fra la comunicazione aziendale e l’attività di lobbying, i nove capitoli successivi possono essere invece raccolti in tre aree di studio distinte.


La prima parte raccoglie utili informazioni inerenti la nascita e l’evoluzione del fenomeno lobbistico. Partendo dalla definizione di Lobby e, passando dalla regolamentazione attuata negli States e nella Comunità Europea ma totalmente assente nel nostro Paese, si arriva alla descrizione di alcuni modelli economici, utili per analizzare il rapporto esistente tra i gruppi d’interesse ed i risultati da questi raggiunti nello sviluppo economico e sociale. Sempre in questa prima parte sono esposte le più frequenti tecniche utilizzate per fare attività di lobbying e le competenze richieste ai professionisti del settore.


La seconda area tematica della tesi tratta in modo più approfondito come viene svolta concretamente l’attività di lobbying nelle tre realtà istituzionali più importanti per una chiara visione della professione, e precisamente: negli Stati Uniti, patria dell’attività di lobby e del pensiero liberale; nell’Unione Europea, istituzione che si sta rapidamente adeguando dotandosi di una regolamentazione, che favorisca ed incentivi la presenza dei gruppi d’interesse che effettuano lobbying; in Italia perché nonostante non sia diffusa la conoscenza dei vantaggi derivanti dal lobbying, questo è comunque praticato ed è il Paese in cui viviamo.


Nella terza, ed ultima parte, ho riportato gli avvenimenti riguardanti due casi che hanno visto un forte coinvolgimento dell’attività lobbistica: il primo riguarda la causa giudiziaria aperta contro Microsoft per comportamento predatorio nel mercato del software e di Internet; il secondo, di carattere legislativo, esamina lo svolgimento presso l’Unione Europea della discussione riguardo la normativa per la riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dagli autoveicoli, che ha coinvolto i seguenti gruppi d’interesse: ACEA, Europa, i gruppi degli ambientalisti e dei consumatori.

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