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Safer Internet Day 2022: il Digital Civility Index di Microsoft migliora a livello globale

15/02/2022

Luci e ombre nella ricerca aggiornata e diffusa da Microsoft in occasione del Safer Internet Day di quest’anno. L’indice è salito a livello globale di 2 punti mostrando che il mondo il web è percepito come un luogo più civile e sicuro rispetto a un anno fa e anche l’Italia è salita di due posizioni e si classifica al 10° posto su 22 per l’esposizione ai rischi online. Tuttavia, permangono le differenze di genere e l’effetto di luci e ombre della pandemia.

La ricerca di Microsoft analizza le attitudini e le percezioni degli adolescenti (13-17) e degli adulti (18-74) rispetto all’educazione civica digitale e alla sicurezza online in 22 Paesi, Italia inclusa, misurando il livello di esposizione delle persone ai rischi online nei diversi Paesi coinvolti.

Quindi un doppio livello: quello della percezione di sicurezza da parte dei naviganti e quello di livello di minaccia online a cui sono esposti. Da un punto di vista di percezione l’indice mostra un generale miglioramento, dimostrando una crescente consapevolezza degli individui sui rischi digitali e sulle misure intraprese per mitigarli. A livello di paese se l’Italia sale al decimo posto e va citato l’ingresso di un paese sudamericano per la prima volta, il Cile, che peraltro ci si posiziona davanti al 9° posto. In cima alla classifica troviamo la conferma del primato dei paesi del Nord Europa Paesi Bassi, seguiti da Germania e Regno Unito.

Venendo agli aspetti negativi emerge come questo miglioramento rimane appannaggio maschile sia come percezione che come grado di esposizione ai rischi. Nel mondo infatti sono le donne le più esposte ai rischi online57% vs. 43% degli uomini, sia in età adolescenziale sia in età adulta. Percentuale che scende lievemente in Italia (53% donne vs. 47% uomini). Questa maggiore esposizione cha portato il 38% delle Italiane a fidarsi di meno degli altri quando si tratta della dimensione online.

Altro aspetto è l’effetto della pandemia che incide negativamente sulle relazioni online: il 40% (in crescita dal 23% dello scorso anno) dichiara un peggioramento del livello di civiltà (vs. 30% a livello mondiale). Minore grado di tolleranza verso gli altri e manifestazione di senso di frustrazione sono i motivi principali di tale peggioramento. D’altra parte però pratiche come i meeting online tipici dello smart working e la didattica integrata digitale, che si sono sviluppati e/o sono divenuti sempre più diffusi con il perdurare della pandemia, sono quelle che hanno contribuito a migliorare il grado di civiltà online quest’anno per ben l’82% degli italiani. Quindi effetti negativi ma anche molto positivi.

Citiamo altri insight della ricerca tra cui:

 

 

  • Contatti indesiderati, fake news e sexting indesiderato restano anche quest’anno i rischi più comuni riscontrati nel mondo, rispettivamente dal 38% 30% e 24% degli intervistati a livello globale.

  • Discriminazioni, fake newshate speech sono i rischi online che sono cresciuti di più negli ultimi 5 anni: rispettivamente del +5% le discriminazioni, +2% fake news e hate speech.

  • Accordo unanime sulla necessità di implementare programmi di education e formazione sui corretti comportamenti da tenere online per rendere la rete un luogo più sicuro per tutti: lo dichiara l’89% degli Italiani (in linea con il dato globale 88%). Tra le azioni da intraprendere per migliorare la civiltà online anche un maggiore intervento da parte delle piattaforme social sui contenuti offensivi – importante per l’82% degli Italiani (vs. 75% nel mondo) – e l’abolizione dell’anonimato, ovvero le persone non dovrebbero essere autorizzate a postare contenuti in forma anonima, importante per il 76% degli Italiani (vs. 75% a livello mondiale).


Concludo con le 4 regole per un uso corretto di Internet ribadite da Microsoft:

 

1. La Regola d’Oro: agire con empatia e gentilezza in ogni interazione e trattare tutti online e offline con dignità e rispetto.

2. Rispettare le differenze, dando valore alle diverse prospettive e, quando emergono disaccordi, evitare accuse e attacchi personali.

3. Pensare prima di rispondere: se non si è d’accordo su una determinata questione, non postare o inviare nulla che possa ferire l’altra persona, danneggiare la sua reputazione o compromettere la sua sicurezza

4. Difendere sé stessi e gli altri, aiutando chi è vittima di abusi online o atti di crudeltà attraverso la segnalazione di comportamenti inappropriati o poco sicuri.

 

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