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Safer Internet Day, per un web migliore

12/02/2016

In tutto il mondo, lo scorso 9 febbraio, si è celebrato il Safer Internet Day,  la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea nel 2004. In Italia i giovani sono stati al centro dell’iniziativa con i workshop organizzati nelle scuole per informare i ragazzi sui pericoli della rete e la campagna contro il cyberbullismo, lanciata dal Miur. Nell’occasione Eurostat ha pubblicato alcuni dati in anteprima sulla sicurezza online dei cittadini europei. Il commento di Valentina Citati.

 

"Play your part for a better Internet!": questo lo slogan della Giornata mondiale per la sicurezza in Rete (#SID2016), istituita e promossa dalla Commissione Europea fin dal 2004, che si è celebrata, in oltre 100 paesi in tutto il mondo, lo scorso 9 febbraio. In Italia i giovani sono stati al centro dell’iniziativa con i workshop organizzati nelle scuole per informare i ragazzi sui pericoli della rete e la campagna contro il cyberbullismo lanciata con l’occasione dal Miur. Eurostat, inoltre, ha pubblicato alcuni dati in anteprima sulla sicurezza online dei cittadini europei.

Adolescenti sempre connessi con le chat

Una giornata per promuovere un uso più consapevole del Web specialmente tra i più giovani in quanto tra i suoi più attivi frequentatori. E’ quanto emerge dalla ricerca commissionata da Telefono Azzurro Onlus, in collaborazione con Doxakids, sui comportamenti degli adolescenti online e dei loro genitori spesso inconsapevoli dei rischi che si nascondono in rete. L’indagine è stata condotta su 600 ragazzi (12-18 anni) e 600 genitori (25-64 anni). I risultati rivelano che:

  • I giovani italiani sono online precocemente, prima dei 14 anni. Infatti quasi 1 su 2 (48%) si è iscritto a Facebook prima del compimento dei 13 anni (limite di età minimo sul social network) e il 71% possiede in media uno smartphone già dagli 11 anni.

  • Il 25% (1 su 4) è sempre online mentre il 45% si connette più volte al giorno

  • Ben il 78% chatta continuamente su WhatsApp


Proprio quest’ultima è la piattaforma preferita dai più giovani (90%), ancora più di Facebook (64%), Instagram (61%) e Youtube (58%). Una minoranza di giovanissimi poi  è a rischio di dipendenza: 1 su 5 è afflitto da ‘vamping’ ossia si sveglia durante la notte per controllare i messaggi arrivati sul proprio cellulare mentre il 17% non riesce a staccarsi dal proprio smartphone.

Inoltre il 73% dichiara di frequentare siti porno e, in minor misura, 1 su 10 conosce qualcuno che avrebbe fatto sexting (dalla crasi di sex e texting), ovvero la pratica di inviare messaggi o immagini dai contenuti sessualmente espliciti via chat o comunque tramite piattaforme online.

Da una indagine analoga affidata da Generazioni Connesse a Skuola.net e all'Università degli Studi di Firenze emerge inoltre che, se pure consapevoli dei rischi per la privacy e impauriti dai bulli digitali (più di 1 su 10 ne sarebbe stato vittima e il 32% ne avrebbe timore) , la maggioranza degli adolescenti sottovaluta ancora i pericoli insiti nel cyberbullismo se 1 su 10 lo banalizza a semplice scherzo e solo l’8% ammette di averlo fatto intenzionalmente.

Da questi dati emerge come ci sia molto da fare per accompagnare i giovani utenti ad un uso consapevole della rete a partire dall’educazione dei genitori che in gran parte ancora non conoscono tali pericoli (3 su 4 ignorano cosa sia il sexting e 1 su 10 il cyberbullismo).

La sicurezza online dei naviganti europei

In occasione del Safer Internet Day, Eurostat ha pubblicato alcuni dati sulla sicurezza online dai quali emerge come i cittadini europei siano ancora soggetti a problemi di questo tipo. Il 25% ha sperimentato virus, accessi di minori a siti inappropriati, violazioni della privacy, etc, mentre il 24% degli italiani è stato vittima di attacchi informatici. Ciò limita ancora alcune attività online come l’ecommerce (evitato dal 25% degli italiani) e l’eBanking (dal 24%) o l’uso del wi fi fuori dalla propria abitazione per timore di violazioni e attacchi (19%).

Una situazione che la Ue sta cercando di migliorare consapevole di quanto la fiducia sia l’elemento chiave per la realizzazione di un vero Mercato Unico Digitale.

Eventi come il Safer Internet Day, quindi, sono importanti per cercare di promuovere una maggiore consapevolezza dei rischi in rete ma soprattutto un uso più consapevole di quello che è e rimane solo uno strumento i cui risultati dipendono in gran parte dalle intenzioni di chi lo usa.

 

 

 

 
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