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Salerno si rilancia con la Green Economy

08/03/2010

In un workshop organizzato a Salerno si è parlato della “tendenza verde” delle imprese. Fare della necessità umana un’opportunità d’impresa ed un impegno pubblico è la sfida emersa durante l’incontro voluto da Confindustria Salerno e Banca del Verde onlus.

L’Italia intera si interroga sulle opportunità reali di una svolta welfare in chiave verde, e il gruppo giovani di Confindustria Salerno lancia una sfida ad aziende ed enti pubblici proponendo un nuovo approccio al business incentrato sulla Green Economy e nutrito da relazioni più sinergiche.
Dopo lo scossone del 2009 è, infatti, definitivamente chiara la necessità di ripensare tutto con nuove chiavi d’approccio, dal momento che la vecchia economia imbevuta di Presentismo, filosofia del vivere giorno per giorno che ha trovato in Ronald Reagan il massimo acceleratore, è ormai al suo epilogo.
Il Presentismo, negando le dimensioni temporali del passato e del futuro e definendole illusioni, o spazi vuoti dell’immaginazione, ha creato i presupposti per i comportamenti più aberranti nella finanza, nella vita sociale, nella tutela dell’ambiente.
Il workshop Green Economy, fenomeno di moda o opportunità d’impresa? del 26 febbraio 2010 ha creato un nuovo momento collaborativo, una fase di startup tra Banca del Verde onlus di Milano, imprenditori e pubblica amministrazione della provincia di Salerno.
Se è vero che la crisi ha rotto i vecchi equilibri, è anche vero che i rapporti tra interlocutori economici e sociali sono oggi diventati una necessità imprescindibile.
La vera sfida emersa dal workshop, consiste nel fare della necessità umana (l’ambiente e le condizioni di vita derivanti da esso) un’opportunità d’impresa ed un impegno pubblico. Non c’è uomo che possa essere disinteressato a temi quali la salute, la qualità della vita e dunque l’ambiente; l’etica, dunque, è una necessità, non un’inclinazione facoltativa.
Nello specifico, l’impresa deve essere etica per missione in quanto genera ricchezza e lavoro per la società, mentre la Pubblica Amministrazione è un soggetto etico per ruolo istituzionale attribuito.
Oggi però sia l’una che l’altra devono ripensare le proprie funzioni: l’impresa amplificando il suo ruolo etico e la pubblica amministrazione favorendo ed incentivando le espressioni virtuose, da qualunque parte esse emergano.
Il workshop è stato un momento di scambio e di raccordo fra reciproche opinioni, durante il quale gli imprenditori hanno esposto le proprie iniziative, proponendo una maggiore collaborazione con la pubblica amministrazione, e facendolo attraverso le buone prassi di Banca del Verde onlus, grazie alla quale è possibile compensare le emissioni industriali incomprimibili, acquisendo certificati e finanziando con i proventi iniziative di forestazione e riforestazione delle realtà urbane degradate.
Il risultato di questa operazione è un ciclo virtuoso e sinergico tra pubblico e privato che si riassume in: industrie più virtuose, ambiente più pulito, investimento in attività verdi, promozione del sociale e del territorio e, non ultima, creazione di opportunità collaterali, derivanti dalla messa in opera di azioni di riqualificazione urbana.
Le relazioni fanno rete: più impresa, più sociale, più ambiente, e dunque più benessere.
Al Workshop organizzato da Alessandra De Sio per Confindustria Salerno hanno partecipato come relatori Marco Pontecorvo, presidente dei Giovani Industriali; Lino Longobardi, direttore generale di Banca del Verde Onlus; Stefano Mollica, presidente AISLO; Davide Canepa, vicepresidente C.d.O. Milano; Carlotta DeJuliis, imprenditore; Carlo De Sio, relazioni esterne Banca del Verde, che ha colto l’opportunità per portare i saluti del delegato regionale Ferpi, auspicando un maggiore coinvolgimento futuro di Ferpi nelle attività a sfondo ambientale di Confindustria Campania.
Alessandra De Sio e Carlo De Sio
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