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Saper fare e far sapere: comunicare in tempi di adhocrazia

25/11/2008

Un saggio per fornire una panoramica generale sulle nuove sfide, a livello di comunicazione esterna ed interna, che le aziende si trovano oggi ad affrontare per competere su un mercato sempre più complesso, mutevole e difficile da interpretare. Di Giampietro Vecchiato ed Enrico Pinton.

Adhocrazia. Sviluppo economico e competitività d’impresa a cura di Ferdinando Azzariti, Curatore del Salone di Impresa, è un un Rapporto sul VI Salone d’Impresa che fornisce dati ed esperienze maturate nell’edizione 2008, presentando esempi di imprese, imprenditori e manager con caratteristiche particolari, affrontando il tema delle competenze, della tecnologia che cambia repentinamente, di nuovi metodi di comunicazione, di coaching, di internazionalizzazione, di migrazioni e connessioni, di retail management, di distretti.


Non sono presentati però solo scenari e strumenti. “La piccola impresa – sostiene Ferdinando Azzariti sulla base di una ricerca condotta su 250 pmi del Nord Est insieme a Cisco Italia – è il luogo ideale per realizzare appieno la configurazione “adhocratica”, solo se saprà cogliere il passaggio da un’“economia dell’esperienza” ad una più adeguata “economia della conoscenza””.


Adhocrazia è un termine “antico” e, nel contempo, moderno. Antico perché espresso più di vent’anni fa da Henry Mintzberg, indicando le modalità organizzative delle imprese di rispondere sempre meglio e più rapidamente alle esigenze del mercato. Moderno poiché potrebbe essere riletto come la gestione rivolta all’imprevedibilità, alla flflessibilità e alla cultura dei compiti, che si contrappone alla cultura burocratica, con un approccio costruito anche sulla dimensione del project management.


Adhocrazia assume dunque un doppio significato: da un lato seguire l’evolversi dei cambiamenti (in tempi di caos) e dall’altro sviluppare una forte progettualità, un senso della direzione, una strategia a cui tendere, non solo con più flessibilità o velocità, ma con strutture più idonee alla competizione del terzo millennio.


All’interno del libro è presente un contributo del Vice Presidente FERPI, Giampietro Vecchiato e del socio Enrico Pinton. Attraverso questo saggio i due autori si propongono di fornire una panoramica generale sulle nuove sfide che, a livello di comunicazione esterna ed interna, le aziende devono affrontare oggi se vogliono continuare a competere su un mercato sempre più complesso, mutevole e difficile da interpretare.


L’adhocrazia è uno stile di management in grado di gestire l’imprevedibilità e la flessibilità che caratterizzano il contesto sempre più complesso nel quale le organizzazioni, ed in particolare le imprese, si trovano oggi ad operare.


Parlare di adhocrazia significa accettare una prospettiva sistemica secondo la quale ogni impresa rappresenta un sistema aperto, integrato con l’ambiente esterno ed in costante dialogo con esso attraverso un fascio di flussi comunicativi che consente all’azienda di adattarsi ai mutamenti del contesto nel quale opera.


Parlare, dunque, di scarsa formalizzazione del comportamento all’interno di una azienda, di specializzazione orizzontale delle mansioni, di comunicazione informale orizzontale, significa sottolineare la centralità del ruolo della comunicazione stessa e della relazione nella configurazione organizzativa adhocratica.


Leggi qui il saggio “Saper fare e far sapere: comunicare in tempi di adhocrazia” di Giampietro Vecchiato ed Enrico Pinton.
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