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Se perdi il lavoro, arriva il rimborso

24/04/2009

Contro la crisi, una nuova tecnica di marketing per alcune aziende americane: rimborsi e servizi gratuiti in caso di licenziamento.

Negli Usa, Paese famoso per la creatività del marketing, non si era mai visto nulla di simile. I media americani hanno già definito questo tipo di vendite way-out sales, “vendite con uscita di sicurezza”. È l’ultima trovata escogitata dalle aziende d’oltreoceano per invogliare i clienti, visto che sconti e finanziamenti agevolati non sono bastati a fermare il calo dei consumi.


Industrie grandi e piccole, ma anche negozi di quartiere, offrono l’acquisto senza rischio. Di fatto, il consumatore compra un certo prodotto o fa ricorso a un certo servizio; ma se – malauguratamente – dovesse perdere il lavoro, non dovrà più pagare. Oppure potrà rispedire il prodotto al mittente.


“È una strategia molto ingegnosa” ha affermato su Repubblica Dominique Hanssen, professore di Marketing alla University of California di Los Angeles. “In questo modo spostano il rischio sui loro libri contabili. Stanno cercando ovviamente di abbassare la percezione del livello di rischio che presenta l’acquisto e nello stesso tempo di incrementare le vendite in un momento in cui i consumatori hanno tirato i remi in barca”.


L’idea era venuta in gennaio alla casa automobilistica coreana Hyundai: l’azienda permette ai clienti licenziati di restituire la vettura entro un anno dall’acquisto, vedendosi restituire il denaro speso. Secondo Chris Hosford, portavoce dell’azienda, circa il 10 per cento delle vendite nel 2009 è dovuta a questa promozione.


A giudicare dai dati di mercato, la nuova strategia commerciale sta producendo dei frutti: il governo Usa ha reso noto proprio in questi giorni che a febbraio le vendite dei beni di lunga durata, generi nei quali le auto occupano un posto di preminenza, sono aumentate del 3,4%.


Sull’esempio della Hyundai, altre aziende hanno cominciato a offrire promozioni del genere. È il caso della JetBlue. Una delle maggiori compagnie aeree low-cost Usa ha presentato di recente la sua proposta: tutti coloro che vengono licenziati dopo aver comprato un biglietto possono farselo rimborsare (e, in alcuni casi, possono anche volare gratis).


Tra i molti esempi, ecco l’immobiliare Bigelow Home, che ha messo in vendita case “a prova di recessione”, promettendo di pagare il mutuo mentre il neo-proprietario è alla ricerca di un nuovo impiego. Ma davvero singolare è l’offerta della squadra di basket dei Minnesota Timberwolves, che farà lo stesso con i biglietti delle sue partite.


Alessandro Dattilo – Redazione Cultur-e
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