Simpatica provocazione di Clemente Senni: è finito un altro anno....un augurio a tutti i soci Ferpi

Non è la prima volta. Qualche tempo fa Clemente ebbe l'idea di lanciare su questo sito un concorso (in premio, un anno di quota Ferpi) per dare un nuovo nome alla sua società che, per l'appunto, oggi si chiama Neos. Il premio l'aveva vinto Marco Zauli, collaboratore di Lilly Pasini.  E' finito un altro agosto, con il rammarico a cui ormai mi sono abituato di non averlo potuto passare lavorando in una Roma meno nevrotica, quasi una città normale per 20 giorni all'anno. Dispongo, almeno teoricamente delle scelte sul mio tempo, quello professionale e quello per vivere' (come lo chiamano in Francia, e mi piace di più) e mi ripeto che potrei farlo, potrei decidere di lavorare ad Agosto e partire in altri periodi. E invece no, non posso. Il mondo professionale del comunicatore ha i suoi tempi. I clienti vanno in vacanza, i media anche e il palazzo pure. Insomma si ferma tutto e a settembre si riparte. Non deve essere così per pochi. Parlando con colleghi e più in generale con chi bene o male gravita nell'entourage politico-economico, ho riscontrato l'ovvio: l'anno finisce ad agosto e ricomincia a settembre. E' agosto il mese dei buoni propositi e se vogliamo settembre quello in cui si comincia puntualmente a disattenderli. Insomma il mio capodanno lo voglio adesso. Molto meglio di un primo gennaio a cui finisco immancabilmente di arrivare sempre troppo stanco (mai più un altro Natale così...), troppo di corsa e la cui festosità finisce per irritarmi. Senza parlare del traffico dei biglietti d'auguri in partenza e in arrivo sulle scrivanie, con vincitori e vinti nello stile, nella capacità di pianificarne l'invio per tempo e nella (sincera?) generosità d'animo verso questa o quella opera benefica. E quindi capodanno sia. Almeno in questo augurio che vorrei estendere a tutti i ferpini per un anno di crescita e di passi avanti.Clemente Senni