Dai grandi mercati di massa e dalla produzione in serie si è giunti a una società in cui l’acquisto non è più esclusivamente una conseguenza del bisogno. La merce acquista un valore altamente simbolico e il consumo è più un fenomeno sociale che un’esigenza. Il mercato non è più una realtà a sè stante, separata dalla società, bensì ne è diventato un subsistema: il marketing si è quindi trasformato in societing (termine coniato e già utilizzato in alcune pubblicazioni da Bernard Cova, Olivier Badot e Ampelio Bucci). Il consumatore non è più un subalterno del mercato ma ne è l’attore principale: sono gli individui, con le loro peculiarità ed esigenze, ad essere posti al centro della scena; le imprese dal canto loro devono funzionare da attenti ascoltatori e interloquire con il pubblico. La responsabilità sociale ed etica acquista un’importanza fondamentale come forma di comunicazione tra impresa e consumatori.Giampaolo Fabris, uno dei maggiori esperti in sociologia moderna, analizza i cambiamenti epocali del marketing nell'era postmoderna e postindustriale