Solidarietà, ambiente, boom sportivo: regole e valori della notizia da comunicare. La cronaca dell'e
20/06/2007
Treviso, 14 giugno 2007.
Una giornata intensa, ricca di stimoli e testimonianze quella di giovedì 14 giugno organizzata da FERPI Triveneto, GUS Veneto, ASSOSTAMPA Treviso ed AVIS Treviso, ospiti della Città di Treviso.
L'appuntamento è stato condotto da Sergio Zanellato, giornalista de Il Gazzettino di Treviso e presidente di ASSOSTAMPA Treviso che ha aperto affermando l'importanza di questi momenti di scambio e, di seguito, la sottoscritta, a nome di Ferpi Triveneto, ha espresso la volontà di proseguire questa proficua collaborazione al fine di affrontare, insieme, temi cari a tutto il mondo professionale.
L'incontro è entrato nel vivo con il saluto del Presidente provinciale AVIS di Treviso, Gino Foffano che ha ricordato come, proprio il 14 giugno si celebri la giornata mondiale del donatore. Il suo è stato un breve ed appassionato contributo che, rievocando la storia di AVIS, ha portato l'attenzione di tutti sul valore ed importanza del lavoro svolto, ogni giorno, da migliaia di volontari e sulla difficoltà, talvolta, di trasferire questo patrimonio al grande pubblico senza cadere nei sensazionalismi o nel facile gioco emotivo. Un tema che ha trovato il suo naturale sviluppo nella relazione del Dottor Giovanni Battista Gajo, primario del Centro Trasfusionale di Treviso e responsabile del Dipartimento Trasfusionale provinciale che ci ha illustrato i progressi scientifici realizzati in questi anni ed i risultati ottenuti nella Regione del Veneto, oggi praticamente autosufficiente nei bisogni trasfusionali.
E' stata poi la volta della collega Alessandra Veronese, direttore Comunicazione e Relazione Esterne di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto che, nella relazione "la buona notizia fa notizia", ha testimoniato l'approccio della propria organizzazione al mondo dei media. Interessante, per noi comunicatori, la sua analisi delle diverse tappe di quel processo di accreditamento che ha portato Fondazione ad essere riconosciuta come fonte autorevole a livello nazionale. Un lavoro dove metodologia, chiarezza di obiettivi, ascolto organizzato e costante dei propri interlocutori ha dato i suoi frutti ma, anche, ha permesso di far crescere l'organizzazione di concerto con i propri interlocutori. Una crescita sancita dall'evolversi della relazione con i media ed il suo contenuto passando da una prima fase impegnata a trasmettere ed approfondire il tema della donazione come scelta responsabile all'attuale rapporto di condivisione degli items e profonda partnership che lega Fondazione agli oltre 250 giornalisti accreditati.
A seguire, cambio di prospettiva e di contenuti all'insegna della continuità nello studio delle regole dei valori che la notizia da comunicare deve avere. Si è parlato, infatti, di ambiente con Laura Viola, direttore dell'agenzia A&D Wea di Castelfranco Veneto (TV) . "Un tema certamente sulla bocca di tutti- ha detto la nostra relatrice- Ma quello che sembra noto, non è detto che lo sia veramente". Anzi, la notizia, qui, è che, alla luce di varie ricerche, la conoscenza dei temi ambientali è ridotta e molto distorta. Il paradosso si spiega col fatto che, nel nostro paese, le informazioni necessarie affinché ciascuno di noi si possa fare un'opinione sono spesso soffocate da una serie di giudizi e considerazioni che nulla hanno a che fare col tema stesso. Un'attitudine che, secondo Viola, deve essere affrontata anche dai comunicatori in termini responsabili spingendo i propri committenti ad un approccio pragmatico, più vicino al Cliente/utente avendo chiaro che è lui il protagonista principale di ogni processo comunicativo.
Il nostro incontro è proseguito con l'avvocato Fabio Capraro ed il giornalista Maurizio Cerruti, autori de "Le bugie dei giornalisti". A loro, ovviamente, le domande più scottanti che hanno affrontato il sempreverde tema della diffamazione a mezzo stampa. Tra aneddoti di vita vissuta e un intenso dibattito con i presenti, la palla (ovale) è passata al direttore generale del Benetton Treviso, Vittorio Munari ed al giornalista Ivan Malfatto. L'interesse, qui, era quello di capire il dietro le quinte del "caso rugby" scoppiato a ridosso della recente partecipazione al Torneo delle 6 nazioni. E i nostri relatori non hanno certamente deluso le aspettative perché il dibattito è stato vivace e molto sincero passando dall'analisi puntuale delle motivazioni che hanno portato l'Italia intera ad apprezzare questo sport, alle riflessioni sul suo futuro e sul ruolo che la comunicazione potrà avere per aiutare il rugby e tutto il suo movimento a crescere senza perdere i valori che lo contraddistinguono.
Roberta Zarpellon