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Sono i cinesi il target delle RP degli organizzatori delle olimpiadi di Pechino

03/10/2007

di Rene A. Henry

Un motivo in più per aderire al viaggio Ferpi in Cina nel novembre 2008! Tratto da:  O'Dwyer del 28 settembre 2007Gli psicologi dell'organizzazione vi racconteranno che una delle cose più difficili, se non addirittura impossibili, è modificare i comportamenti. Ciò nonostante, il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi 2008 a Pechino sta avviando una aggressiva e vasta campagna di marketing pr proprio con questo obiettivo.
"I comportamenti e le maniere dei cittadini di Beijing sono molto importanti per l'immagine della nostra capitale e per il successo delle Olimpiadi", dice Sun Weide, vice direttore del Comitato Organizzatore con delega ai media e alla comunicazione. La campagna viene giustamente chiamata "Date il benvenuto alle Olimpiadi, promuovete civismo e create un ambiente sociale sano".
E' prevista la presenza di 21.600 giornalisti accreditati e più di 10.000 non accreditati e si vuole pertanto che tutti in Cina si comportino nel migliore dei modi in quanto vetrina di una cultura, di una storia e di tradizioni che risalgono a più di 5.000 anni fa. L'audience che seguirà le Olimpiadi attraverso la televisione tradizionale, digitale e via cavo, su Internet, telefoni cellulari e altri sistemi, sarà la più ampia nella storia delle Olimpiadi.
Gli organizzatori sono preoccupati che, con il suo comportamento in pubblico, qualche cinese possa offendere un visitatore straniero e certamente non vogliono che notizie del genere siano riportate dai mezzi di comunicazione. Tra i comportamenti da evitare, molto simili a quelli di tanti cittadini americani o europei, ci sono buttare rifiuti per terra, attraversare la strada fuori dalle righe pedonali, saltare le code, sputare, fumare in aree non-fumatori e parlare a voce alta in luoghi pubblici. E inoltre, secondo Mr. Sun, gli organizzatori vogliono anche promuovere un comportamento corretto da parte degli spettatori. Riuscite ad immaginarvi una campagna volta a migliorare il comportamento dei tifosi durante gli eventi sportivi in qualche nostra città?
La campagna di comunicazione integrata prevede l'uso di audiovisivi e carta stampata, Internet, eventi speciali e pubblicazioni. "Abbiamo scelto l'11 di ogni mese come ‘Giorno della Coda' e abbiamo organizzato un certo numero di eventi su questo tema", racconta Mr.Sun.
Sono stati preparati e distribuiti dei manuali a oltre 4.3 milioni di famiglie di Pechino, una città che conta oltre 15 milioni di abitanti ed è la terza della Cina per dimensioni. Eventi speciali si tengono in tutto il paese, ma soprattutto nelle città che ospiteranno le gare olimpiche.
Sul network nazionale China Cable TV, su Beijing TV e su Education TV passano spot di 32 secondi: uno dei soggetti mostra un guidatore maschio che si ferma ad un incrocio per consentire ad una donna di attraversare. I cinesi non rispettano le strisce pedonali: sarà meglio che i visitatori stranieri stiano molto attenti quando attraversano la strada. Gli autisti di autobus, automobili, camion, biciclette e altri veicoli non danno la precedenza a nessuno! Ma Jingjing, panda di peluche, una delle cinque mascotte delle Olimpiadi, pende dagli specchietti retrovisori.
Lo spot prosegue mostrando un uomo che tiene aperta la porta ad un signora, per passare poi ad un uomo che sta correndo verso un ascensore mentre si stanno chiudendo le porte ed una donna preme il pulsante di apertura in modo da evitare che le porte gli si chiudano in faccia. Un'altra scena mostra un ragazzino che corre in un parco e si ferma per raccogliere un peluche Jingjing e porgerlo ad un bambino nel passeggino. La madre ringrazia il ragazzino.
I cinesi sono estremamente cordiali, ospitali e disponibili: ho quindi avuto qualche difficoltà a rendermi conto che, nonostante queste caratteristiche positive, abbiano poi dei comportamenti che non ci si aspetterebbe da loro. Non è solo importante stare attenti quando si attraversa la strada e guardare da entrambe le parti; non vi offendete se qualcuno vi sorpassa mentre state aspettando di pagare alla cassa o siete in file per qualcosa; e quando avete bisogno di un taxi, l'esperienza di una grande città nell'ora di punta potrà esservi di grande aiuto.
Un altro obiettivo della campagna del Comitato Olimpico è il miglioramento della conoscenza della lingua inglese. Alcuni giornali sono stati convinti a pubblicare quotidianamente una frase o un paragrafo in inglese, con a fronte la traduzione cinese. La Beijing TV trasmette ogni giorno un minuto di lezione di inglese in prime time. Mr. Sun ha riferito che alla fine dell'anno scorso 4.87 milioni di abitanti di Pechino stavano imparando o migliorando il loro inglese. A questo punto in Cina ci sono più persone che parlano l'inglese di quante non ve ne siano negli Stati Uniti d'America. Il quotidiano nazionale in lingua inglese, China Daily, ha ogni giorno una sezione che aiuta i visitatori di lingua inglese a imparare il cinese.
Il Comitato Olimpico ha anche lavorato con il settore dei servizi di Pechino sin dal settembre 2005. Più di 102 milioni di persone impegnate nel catering, turismo, sanità, ristoranti, hotel, servizi postali e museali hanno seguito speciali corsi di formazione di storia delle Olimpiadi, educazione professionale e apprendimento delle lingue. "Una recente indagine ha rilevato che il gradimento del pubblico verso i servizi è cresciuto del 90%", dice Mr. Sun. E va anche notato che nel 2006 le persone che sputano in pubblico sono scese del 47% rispetto all'anno precedente. Risultati dunque molto positivi.
Stando alle mie più recenti esperienze in Cina, devo dire che non ho mai trovato un miglior servizio al cliente, diffuso in tutti i settori. Che si tratti di un cameriere di un albergo a 5 stelle o di un piccolo ristorante di quartiere, di un autista di taxi o di un commesso di negozio, per quanto mi riguarda meritano tutti un 10 e lode.
"I giochi olimpici non sono solo sport, ma anche cultura ed educazione", dice Mr. Sun. "Riteniamo che i giochi di Pechino ci daranno un'ottima occasione per migliorare l'educazione della gente. Ci auguriamo che, finiti i giochi, questa campagna ci lasci un'eredità di grande valore per la città ed il paese".
Forse, finiti i giochi, potremmo chiedere a Mr. Sun e alla sua squadra di lanciare una campagna simile nei nostri paesi per migliorare l'educazione e il comportamento dei nostri cittadini!
 
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Rene A. Henry autore di sei libri, scrive e tiene conferenze su diversi argomenti. Vive a Seattle, Washington. Questo articolo è stato pubblicato anche da Huntington News.
F.C.
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