Sostenibilità & Territori: i risultati di un'indagine Ferpi

Un lavoro di squadra che ha coinvolto tre deleghe operative e le delegazioni territoriali. Un obiettivo: individuare in tutta la penisola le buone pratiche di sostenibilità messe in atto dalla collaborazione tra imprese, istituzioni e associazioni. Molte le conferme positive e strategico il ruolo della comunicazione.

di Sergio Vazzoler, Celeste Bertolini e Fabio Famoso
Questa volta l’abbiamo fatto davvero ed ha funzionato: un vero lavoro di squadra ha visto coinvolte tre deleghe operative della nostra associazione (ambiente, enti locali e PA) e le diverse delegazioni territoriali. L’obiettivo era di scandagliare da nord a sud e da est a ovest le buone pratiche di sostenibilità messe in atto grazie a patti, alleanze o comunque solide collaborazioni tra imprese, istituzioni locali e associazioni.
È proprio quando si riesce a far viaggiare insieme questi tre attori-chiave sul tema della sostenibilità, che gli effetti sul territorio e sulle comunità possono diventare reali e tangibili: nonostante tutte le difficoltà ad avere un quadro legislativo uniforme e una pianificazione precisa delle priorità economiche e ambientali (si pensi ad esempio da quanto tempo attendiamo un piano energetico nazionale…), i risultati del monitoraggio confermano quanta intraprendenza, vivacità e lungimiranza si ritrovano nell’azione quotidiana svolta sul nostro territorio.
Molte le esperienze prettamente locali segnalate (da Belluno a Salerno) che si affiancano ad alcune pratiche trasversali e di ampio respiro (dal progetto dei 1000 Comuni della Fondazione Vodafone al progetto Lumière di Enea, passando per la sperimentazione del carpooling di Autostrade).
Qui il resoconto del monitoraggio e gli obiettivi del progetto che nel secondo semestre del 2012 continuerà con l’organizzazione di incontri per approfondire il tema e valorizzare l’impegno delle singole esperienze.
Un’ultima conferma positiva che ci restituisce l’indagine: la centralità della comunicazione nel processo di costruzione di “ponti” tra sensibilità diverse e interessi spesso contrastanti. L’agire sostenibile diventa efficace grazie all’azione di facilitazione svolta dai comunicatori, come dimostrano i tanti colleghi che ci hanno segnalato le iniziative, spesso gestite e curate in prima persona.