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Strategia Wal-Mart

18/01/2005

Per la prima volta il colosso retail Usa Wal-Mart Stores decide di rispondere pubblicamente alle accuse sul proprio conto (numerose e trasversali: discriminazione sessuale, violazione dei diritti dei lavoratori, inquinamento ambientale, ecc): un vero e proprio blitz di rp con tanto di lettere aperte nelle pagine di più di cento giornali, un nuovo sito e interviste al management. Nel nome della trasparenza.

La principale causa legale che attende Wal-Mart è la class action per discriminazione sessuale, che riguarda un milione e seicentomila donne, dipendenti o ex dipendenti della società dal 1998.Vi sono poi oltre quaranta denunce per violazioni dei diritti dei lavoratori e una buona dose di accuse (per alcune è già stata pagata una multa) per inquinamento ambientale. A questo punto il colosso Usa corre ai ripari e affila tutte le armi della comunicazione, per smontare quelle che l'amministratore delegato Lee Scott definisce "leggende metropolitane"."Wal-Mart sta lavorando per ognuno di voi. Alcuni dei nostri critici lavorano solo per se stessi": così recita l'inserzione di una pagina apparsa in più di cento giornali e orchestrata dal colosso Usa insieme ad altre iniziative nella direzione di una maggior trasparenza e una maggior attenzione alla reputazione.Il 13 gennaio, Wal-Mart ha iniziato una campagna pubblicitaria, sotto forma di una lettera aperta del presidente e amministratore delegato Lee Scott, che non ha precedenti nella storia, violando una condotta abbastanza omertosa che ha caratterizzato anni di critiche più o meno velate.Secondo la campagna pubblicitaria, quest'anno Wal-Mart ha messo in cantiere oltre 100.000 nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti, la paga media corrisposta ai propri dipendenti è quasi il doppio del minimo stabilito e tutti godono di un'assicurazione sanitaria.Infine Wal Mart inaugura un nuovo sito che dà accesso a tutte le informazioni del caso e risponde alle critiche con precisione, offrendo un'immagine di Wal Mart Stato per Stato per quanto concerne il numero dei dipendenti, l'orario di lavoro, il numero di punti vendita, ecc.
Emanuela Di Pasqua-Totem
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