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Trasparenza e partecipazione: è partita l'avventura del Town Meeting della Regione Toscana

29/11/2006

Lo scorso 18 novembre, cinquecento cittadini toscani si sono riuniti per offrire un contributo attivo alla stesura delle linee-guida della nuova legge regionale sulla partecipazione.

Qualche settimana fa, la nostra socia e Delegata FERPI della Toscana, Laura Calciolari, aveva pubblicato un articolo che annunciava l'iniziativa della Regione Toscana che, lo scorso 18 novembre, ha organizzato un Town Meeting invitando 500 cittadini toscani a dare il proprio contributo alla stesura delle linee-guida per la nuova Legge sulla partecipazione Regionale.Proponiamo di seguito un primo, sintetico resoconto dell'esperienza tratto dal sito di Cantieri, rimandando a prossimi approfondimenti su questo innovativo strumento di ascolto e partecipazione.

Town Meeting: la via toscana alla partecipazioneLe vie della partecipazione, se non proprio infinte, sono molteplici. Una, tra le tante, è quella imboccata dalla Toscana che, sulla strada della scrittura di una legge regionale sulla partecipazione, ha deciso di coinvolgere i cittadini nel percorso di elaborazione della normativa. Un tragitto che ha raggiunto un momento particolarmente significativo il 18 novembre scorso con l'organizzazione di un electronic Town Meeting, un metodo di discussione collettiva che permette di coniugare le virtù della discussione in piccoli gruppi con l'elettronica e il voto individuale. Quella toscana è stata la seconda esperienza italiana di questo strumento, la prima si è svolta a Torino in occasione delle Olimpiadi invernali. 500 cittadini si sono così radunati a Carrara per dare il proprio contributo alla legge sulla partecipazione all'interno di un processo strutturato di elaborazione e decisione i cui risultati sono stati sintetizzati in un report (scaricabile qui in formato .pdf). La versione definitiva del documento sarà consegnata alla Giunta regionale che ne terrà conto in fase di redazione della legge, che dovrebbe essere approvata entro l'estate.Tre i temi di cui si occuperà la legge su cui i partecipanti sono stati chiamati a dare il loro contributo:

come migliorare l'informazione ai cittadini sulle politiche pubbliche e sui progetti di trasformazione che ricadono sul loro territorio;
come affrontare i progetti di grandi interventi: gestione dei problemi legati alle opere che interessano tante persone ma che hanno effetti negativi su comunità definite;
come garantire più informazioni sulle scelte che riguardano i cittadini e come imparare a gestire meglio la partecipazione.Dai primi dati emergono già delle indicazioni interessanti per la futura legge regionale. I partecipanti al Town meeting di Carrara chiedono (30 per cento dei partecipanti) che la legge preveda per le iniziative di partecipazione l'assistenza di strumenti di informazione e partecipazione. Domandano (36 per cento) che i progetti partecipativi siano finanziabili solo se strutturati secondo fasi precise. Il sostegno regionale, poi, deve andare (47 per cento) a quei progetti che siano supportatati da un certo numero di cittadini.La legge inoltre deve prevedere (92 per cento) una forma di discussione pubblica con i cittadini sui grandi interventi, vale a dire tutti quei progetti che causano impatti sull'ambiente e sul paesaggio. Soprattutto, secondo il 62 per cento dei partecipanti, la discussione pubblica deve essere automatica per tutti quegli interventi che rientrano nei parametri prefissati. I finanziamenti, infine, per sostenere i processi di discussione pubblica devono essere a carico del promotore pubblico e privato, secondo il 59 per cento dei partecipanti al Town meeting.  
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