Entrando all'Hilton di Avenue des Americas, a due passi da Central Park, la sensazione è di essere sbarcati in un 'casino' tipo Campo dei Fiori a Roma. 3500 relatori pubblici da ogni parte del Paese, tutti insieme per tre giorni in cui si svolgono duecento seminari, conferenze, pranzi, cerimonie etc...all'insegna del 'di tutto di più'. Ma la prima notizia è terrificante e getta un'ombra su tutto l'evento: per la prima volta dal 1927, da quando cioè il leggendario Arthur Page entrò alla AT&T come Senior Vice President della Relazioni Pubbliche, la AT&T -da qualche anno in difficoltà di mercato - ha appena deciso di declassare la funzione sciroirandola e mandando la comunicazione interna alle risorse umane, gli uffici stampa ed eventi sotto il marketing e i public affair sotto il legale. Una vera catastrofe, che non potrà non avere serie ripercussioni, visto il mito che la AT&T ha sempre avuto nella nostra professione! Mala tempora currunt!Ma....ultimo minuto, c'è anche una notizia molto positiva dell'ultimo momento e che si riferisce al commento su questa stesso sito a proposito dell'accesso alla associazione professionale. Per la prima volta, dopo una decina di tentativi andati a vuoto, l'assemblea della Public Relations Society of America, la più importante e potente associazione professionale al mondo, ha votato a maggioranza una nuova norma che consente anche ai soci ordinari, non cioè accreditati (questi ultimi non superano il 25% del totale), di essere eletti a ruoli dirigenti della associazione a livello locale come a livello nazionale. E' un vero e proprio 'colpo di mano' che rende finalmente la Prsa una associazione pienamente democratica. Anche questa decisione non potrà non produrre conseguenze...questa volta positive.(tmf)Il resoconto di Toni Muzi Falconi.