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Tv advocacy per i beni culturali: ottenere il sostegno dei media

23/01/2013

Nonostante l’Italia detenga il record del maggior numero di siti inclusi nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell’Unesco, la cultura ed il turismo nel nostro Paese rimangono ancora territori quasi inesplorati dai mezzi di comunicazione. Come risolvere questa impasse? Se ne parlerà nella Capitale, giovedì 24 gennaio 2013 durante un incontro organizzato dalla _British School at Rome,_ in partnership con la trasmissione _Heritage, viaggio nel patrimonio dell’Umanità._

L’Italia detiene un record positivo: il maggior numero di siti (47) inclusi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità stabiliti dall’Unesco. Una testimonianza viva della storia del mondo, di come il susseguirsi delle epoche ha trasformato la nostra vita attraverso l’arte, l’architettura, il genio e la bellezza. Una risorsa ancora per molti versi inesplorata, che dovrebbe essere maggiormente oggetto dell’attenzione dei mass media in un piano di divulgazione che elevi la consapevolezza e la sensibilità comune sulla necessità di tutela e valorizzazione. Ciò nonostante, ci sono casi di studio che dimostrano che i mass media possano fare ancora di più con approcci che rendono il pubblico sempre più partecipe. Si tratta di una tendenza che può gradualmente assicurare ai beni culturali nuove forme di supporto, da attività di volontariato dalle comunità locali all’impegno concreto del settore privato, filantropico e commerciale. I mass media sono forse gli intermediari tra quelli già ‘del settore’ e questi nuovi attori e possono giocare un ruolo sempre più chiave nel rafforzare un rapporto equo e di beneficio mutuo tra i cittadini e i loro siti culturali.
Ma esattamente come si fa? Un dilemma ma anche una sfida entusiasmante e non più prorogabile intorno al quale la British School at Rome (Accademia Britannica di Archeologia, Storia e Belle Arti) in partnership con la trasmissione Heritage, viaggio nel patrimonio dell’Umanità, ha invitato a confrontarsi alcuni tra i maggiori specialisti internazionali in tema di beni culturali, di mass media e di televisione nel corso del convegno dal titolo Tv advocacy per i beni culturali: ottenere il sostegno dei mass media.
Se ne parleràa Roma, giovedì 24 gennaio 2013, alle ore 16.00 nella prestigiosa sede della British School at Rome (Via Gramsci 61).
L’incontro, dopo i saluti di benvenuto rivolti agli ospiti internazionali da Christopher Smith, direttore della British School, sarà aperto dall’intervento del Ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi.
In particolare nella prima sezione si susseguiranno gli interventi di Giovanna Milella, Segretario Generale del Prix Italia della Rai, Graham Ellis, Director for Audio and Music della Radio e component dell’ Executive Board BBC, Andrew Wallace-Hadrill, direttore dell’Herculaneum Conservation Project e Armando Massarenti, responsabile supplemento il Sole 24 ore domenica
Nella seconda sezione si confronteranno Daniel Berger, consigliere del Ministero per i Beni Culturali; Sofia Bosco, direttore relazioni istituzionali del FAI; Judith Harris, giornalista indipendente internazionale; Mario Lolli Ghetti, architetto, già direttore generale MIBAC, consulente scientifico di Heritage; Marisa Ranieri Panetta, archeologa e giornalista de L’Espresso, ideatrice del Capitello d’Oro; e Philippe Ridet, corrispondente del quotidiano francese Le Monde.
Seguirà quindi una proiezione di alcuni brani tratti dalla trasmissione di Rai Uno, HERITAGE, viaggio nel patrimonio dell’Umanità, commentati dagli autori Federico Fazzuoli, Marco Ravaglioli ed Elisa Greco. E’ prevista una testimonianza di Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani.
A conclusione l’intervento di Richard Hodges, Presidente dell’American University of Rome e Consigliere del Packard Humanities Institute.
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