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Un incontro per le imprese sul tema della responsabilità sociale: a Torino 27 febbraio

24/02/2004

AL CENTRO CONGRESSI TORINO INCONTRA

Torino, 23 febbraio 2004 - Riprendono gli incontri sul tema della Responsabilità sociale proposti dall'Associazione Artigianato C.a.s.a. (Confederazione Autonoma Sindacati Artigiani), nell'ambito del progetto "Un modello di responsabilità sociale per Pmi e Imprese Artigiane". Dopo una prima fase di confronto e raccolta di voci e suggestioni da Istituzioni, operatori del settore della formazione, esponenti del mondo del credito, la parola passa ora alle piccole e medie imprese invitate a riunirsi attorno al tavolo di lavoro. Il primo appuntamento è in programma a Torino venerdì 27 febbraio presso il Centro Congressi Torino Incontra sul tema: "Responsabilità sociale quale conciliazione possibile fra vita ed impresa". Ai/lle partecipanti sarà proposto di fornire stimoli e suggestioni su cosa significhi oggi per un imprenditore e per una imprenditrice parlare di "responsabilità sociale", su come si possano coniugare globalizzazione e conciliazione, su quali strumenti (bilanci sociali piuttosto che codici etici) siano significativi per la realtà della piccola e media impresa. Oltre alle imprese (non solo artigiane) l'invito alla partecipazione è rivolto alle Associazioni di imprese, ai Consorzi, ai Tavoli dei Patti, ai Giovani Imprenditori, al mondo delle Banche Etiche che potranno fornire un utile contributo sulle realtà imprenditoriali della Provincia di Torino. L'incontro si svilupperà con una prima introduzione generale sulla Responsabilità sociale e sui fattori chiave su cui si basa, condotta dalla dott.Ssa Barbara Chiavarino responsabile del progetto per Artigianato C.a.s.a., e in una successiva suddivisione in laboratori tematici sulle tematiche del credito, della gestione delle risorse umane e della sostenibilità. I laboratori saranno condotti ed animati da persone che hanno formato la loro esperienza a stretto contatto con il mondo delle imprese. L'obiettivo dei laboratori è quello di far emergere le buone pratiche in essere o concretizzabili in materia di Responsabilità sociale e che possano tradursi in un "modello di Responsabilità Sociale" trasferibile ed adattabile alle piccole realtà imprenditoriali, tuttora escluse dalle certificazioni e dai bollini. «Il progetto – spiega la dott.Ssa Barbara Chiavarino – nasce dalla consapevolezza che le procedure di certificazioni previste per la grande impresa sono inadeguate per la realtà della piccola e media impresa e che, d'altro canto, non esistono tuttora in Italia applicazioni concrete di buone prassi riconosciute in termini di responsabilità sociale. Proprio questa matrice di ricerca di condivisione di prassi e visioni imprenditoriali applicabili, rende questo progetto unico in Italia, insieme all'attenzione alla dimensione di genere e alla concreta realizzazione delle pari opportunità: argomenti sui quali abbiamo voluto aprire un confronto diretto con le imprese». Per sviluppare ed approfondire l'attività dei laboratori il progetto prevede la raccolta di storie e voci di conciliazione (o di non conciliazione) in ambito imprenditoriale che saranno utilizzare per l'elaborazione del modello di "responsabilità sociale" ed inserire nella pubblicazione finale realizzata dal progetto e sul sito www.Netimprese.org  Agli interessati, sarà inviato il materiale per la preparazione dei laboratori, con le suggestioni già emerse nei tavoli precedenti. Il progetto "Un modello organizzativo di Responsabilità Sociale per Pmi e Imprese Artigiane" è proposto dall' associazione Artigianato C.a.s.a., con la partecipazione di Idea Lavoro onlus, ed è finanziato sulla misura E 3.2 del P.o.r. Piemonte 2000-2006. Il progetto si propone d'individuare un modello di "buone prassi" per una Conduzione Socialmente Responsabile della piccola e media impresa, artigiana e non, che, pur riferendosi a livello di spunto e stimoli a normative e codici nazionali ed internazionali, nasca da una riflessione con enti&istituzioni/operatori ed imprese. Adotta il metodo del tavolo di confronto e di lavoro per riflettere sulle tematiche tenendo conto dei cambiamenti in corso, oggi che sono richiesti: alle micro e piccole imprese sforzi sempre maggiori a fronte di un mercato che cambia ed anche di un mondo del credito che muta il proprio modo di presentarsi e rapportarsi, alle persone coinvolgimento e assunzione di responsabilità, flessibilità oraria e capacità gestionale, alle Istituzioni una presenza vigile, capace di creare cultura e incentivare prassi di sviluppo sostenibile, dove la parità di genere, non solo dichiarata ma vissuta, è un elemento essenziale di crescita. Nel tentativo di calare il tema della responsabilità sociale nella nostra realtà lavorativa, il progetto si propone di attingere a quella capacità di comprensione propria del "modo di guardare e di pensare" delle donne e dedica un'attenzione particolare alla loro presenza nelle micro e piccole imprese e al loro duplice ruolo di lavoratrici e madri di famiglia. Il modello finale vuole fornire risposte concrete all'esigenza di conciliare vita e impresa partendo dalle imprese, dalle loro responsabilità sociale e dai modi possibili per concretizzarla. Il percorso è articolato in incontri programmati in tre provincie piemontesi: Torino, Vercelli e Biella in cui sono stati coinvolti nei mesi di novembre e dicembre 2003 i rappresentanti di Istituzioni, Enti ed associazioni e, a partire dal 27 febbraio 2004 le aziende per raccogliere direttamente dagli operatori/trici suggerimenti e informazioni utili per l'elaborazione del modello. Infolink: www.Netimprese.org
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