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Un libro, un tema, un'idea: la comunicazione pubblica per una grande società

22/02/2012

Per il ciclo di incontri organizzato dalla delegazione Ferpi Triveneto e dall’Associazione Comunicazione Pubblica, appuntamento venerdì 24 febbraio a Belluno con _Stefano Rolando_ che illustrerà ragioni e regole per un miglior dibattito pubblico.

Stefano Rolando, professore all’Università IULM di Milano già manager con alte responsabilità in istituzioni e imprese, è il protagonista del quinto appuntamento del percorso letterario nel mondo della comunicazione Un libro, un tema, un’idea organizzato nella libreria MondoLibri di Belluno dal Direttivo Triveneto Ferpi e dall’Associazione comunicazione pubblica, venerdì 24 febbraio a partire dalle 18.15.
Obiettivo primario del libro La comunicazione pubblica per una grande società che farà da pretesto per parlare di comunicazione pubblica è quello di promuovere ragioni e regole per un migliore dibattito pubblico, come dice il sottotitolo. E quindi sostenere le ragioni e le regole della democrazia partecipativa. L’autore da anni partecipa all’evoluzione della comunicazione pubblica in Italia e all’estero. Di recente è stato tra gli animatori della prima conferenza europea del settore promossa dal Comitato delle Regioni della UE presso il Parlamento Europeo.
Ricapitola ora il percorso, descrivendo i cambiamenti del modo con cui soggetti pubblici e privati dovrebbero interagire attorno ai nodi della storia comune e della cultura dello sviluppo.
Al di là delle condizioni normative con cui il tema è agito nella PA, la comunicazione è utile alla sinergia tra stato e società. In epoca di trasformazione della nozione stessa di democrazia. Ma anche in contesti di ridisegno del rapporto tra istituzioni e mercato fatto di snellimenti, riforme, deleghe e sussidiarietà. Ciò che nelle democrazie occidentali va sotto il nome di Big Society.
Nel testo si spiega perché e come dilatare il perimetro della materia verso la società civile; con brevi ed efficaci illustrazioni di contesti applicativi (servizi pubblici, energia, salute, sicurezza, educazione, alimentazione, cultura e spettacolo, statistica, turismo, eccetera). Nelle conclusioni un’analisi del contesto italiano in materia di etica e libertà nel campo dell’informazione e una proposta di nuova regolazione del sistema.
La scrittura divulgativa e sensibile all’attuale fase di crisi e trasformazione del rapporto tra istituzioni e società, soprattutto nel contesto italiano ma con attenzione ai processi europei e globali, ne fa un riferimento per la didattica universitaria e professionale ma anche un contributo al dibattito su una nuova percezione del concetto di “sfera pubblica”, di strategie per i “beni comuni”, di consolidamento della “sussidiarietà” che alimenta la pubblicistica di questi ultimi anni.
Molti sono gli esperti che hanno fornito brevi contributi di opinione inseriti nel trattamento del testo che è, al tempo stesso, saggio e convegno, analisi e dibattito. Tra di essi, oltre a molte citazioni dalla letteratura, Alberto Abruzzese, Giuliano Amato, Simon Anholt, Gregorio Arena, Fabrizio Barca, Piero Bassetti, Gianni Canova, Antonio Catricalà, Marino Cavallo, Enzo Cheli, Alberto Contri, Fiorella Di Cindio, Giuseppe De Rita, Nadio Delai, Enrico Giovannini, Carlo Jean, Roberto Louvin, Guido Martinotti, Franco Pizzetti, Stefano Rodotà, Stefano Sepe, Claudio Strinati, Marco Vitale, Pierre Zèmor.
Osserva l’autore: “L’ipotesi è che debba essere più visibile una comunicazione funzionale al tema di fondo della identità competitiva e solidale del paese. Una comunicazione per una società che voglia riappropriarsi delle sue istituzioni, capace di dar voce non propagandisticamente a interessi generali, che veda alleate professionalità pubbliche e private sottratte alla frustrazione dell’eterna delega ad altri”.
Ad intervistare Stefano Rolando, Eugenio Ambrosi, Direttore del Corecom Friuli Venezia Giulia sino a fine 2011, giornalista pubblicista, autore di numerosi articoli e saggi, una decina di libri pubblicati, docente a contratto di Strategia di internazionalizzazione per la P.A. a Scienze della Formazione dell’Università di Trieste, dove è anche docente di comunicazione pubblica al Master in Gestione ed analisi della comunicazione, direttore responsabile della NewsLetter del Centro Veritas di Trieste.
L’evento ha il patrocinio e il sostegno di Provincia di Belluno, Comune di Belluno, Confindustria Belluno Dolomiti, UAPI, APPIA, Confcommercio, Ordine dei Giornalisti del Veneto, Librerie MondoLibri, Flashfactory e Maxima srl.
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