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Usa: crolla la fiducia, le case farmaceutiche corrono ai ripari

13/07/2004
Le case farmaceutiche, già da tempo obiettivo di molte critiche, stanno vivendo un pessimo momento. La costante crescita dei prezzi dei farmaci ha contribuito a danneggiare gravemente la loro immagine agli occhi del mondo. I contorni della crisi assumono un rilievo drammatico per l'industria negli Stati Uniti, dove il prezzo dei farmaci è più alto che nel resto del mondo e dove il governo è sul punto di discutere alcuni disegni di legge che determinerebbero lo stravolgimento delle pratiche di pricing per i farmaci.In base a una recente analisi condotta da Harris Poll, nessuna industria è scesa nella considerazione dei consumatori negli ultimi anni come quella farmaceutica, al punto che anche molti repubblicani, da sempre difensori delle ragioni dell'industria, hanno cambiato le loro posizioni e il rischio che vengano approvate leggi che consentono il controllo governativo dei prezzi o l'importazione di farmaci da paesi stranieri non è così remoto. Si parla addirittura di consentire la produzione di alcuni generici prima che scada la protezione del brevetto. E dal sondaggio risulta che oggi la stima degli americani nelle case farmaceutiche è simile a quella che hanno dell'industria del tabacco.Pfizer, colosso farmaceutico a stelle e strisce, sta cercando di fronteggiare il difficile momento iniziando una serie di sconti per le categorie meno abbienti e a corredo degli sconti sta diffondendo un video con gli interventi dei senatori democratici Charles Schumer e Hillary Clinton che plaudono allo sforzo di Pfizer.La situazione però è tale che non basterà ridurre i prezzi per alcuni, e per questo i responsabili delle più grandi aziende del farmaco hanno stabilito di incontrarsi periodicamente, sotto la direzione del presidente di Pfizer Karen Katen, per discutere di come migliorare la loro immagine.
Gabriele De Palma - Totem
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