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Vercic a Gorizia: un commento di Fabio Ventoruzzo

11/05/2004

Dejan Vercic ai giovani di Gorizia spiega il ‘Relationship Management': alcuni spunti interessanti

L'essenza di una organizzazione è nell'insieme delle relazioni che attiva con i suoi stakeholder e viceversa. Partendo da questa premessa Dejan Vercic, martedì 4 maggio, ha tenuto una lezione agli studenti dei primi anni del Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche di Gorizia (Università di Udine), illustrando la prospettiva relazionale delle relazioni pubbliche.

L'organizzazione, intesa come insieme biologico di persone, si pone al centro di un sistema costituito da soggetti interdipendenti che sviluppano relazioni tra di loro: relazioni che si creano naturalmente quando l'organizzazione, nel perseguire le proprie finalità istitutive, produce conseguenze sui ‘publics', e per converso, questi ultimi producono conseguenze sull'organizzazione.
Il termine ‘publics' di matrice ‘grunighiana' non è equivalente al concetto italiano di pubblici, ma più a quello di stakeholder.Il vero valore delle RP è dunque nella qualità della relazione che riescono ad attivare con i diversi ‘publics' che la stessa organizzazione identificherà come più importanti di altri. Non tutti i pubblici (sempre nel senso italiano) sono‘publics': lo sono quando sono consapevoli e interessati alla relazione con l'organizzazione (neutrale, antagonista o di alleanza) e riconosciuti dall'organizzazione. Con questi, l'organizzazione interagisce proattivamente al fine di ascoltarne le aspettative e di tenerne conto (quando non incoerenti con le proprie finalità costitutive), prima di definire gli obiettivi specifici che intende perseguire per raggiungerle.
In effetti, è normale che le stesse relazioni producano conseguenze (effetti) sui soggetti interagenti, è che queste conseguenze, a loro volta, diventino antecedenti (cause) che porteranno alla crescita e allo sviluppo della stessa relazione. Il continuo e pervasivo cambiamento che investe oggi l' organizzazione impone dunque la necessità di monitorare costantemente i sistemi di relazione per governarli con efficacia ed efficienza.
Se allora la relazione è di per sé conseguenza dell'interazione tra i ‘publics', è necessario definire indicatori capaci di definirla e di misurarla.
Quattro sono quelli fondamentali:

trust: il livello di fiducia e di disponibilità all'apertura reciproca fra i soggetti della relazione;
commitment: il livello di impegno a mantenere e migliorare la relazione che i soggetti di essa sono disponibili a investire;
control mutuality: il livello di reciprocità che i soggetti della relazione sono disponibili a riconoscere nella definizione degli obiettivi e delle regole della relazione stessa;
satisfaction: il livello di crescita dell'attrazione reciproca fra i soggetti della relazione.
Ne consegue che se la giustificazione di una qualsiasi organizzazione è nella sua capacità di creare benessere per sé ed i suoi publics, la sua legittimazione sociale o ‘licenza ad operare' dipende dalla capacità con cui, governando i suoi sistemi di relazione con i suoi stakeholder, l'organizzazione saprà sia tenere conto delle loro aspettative nel decidere i propri obiettivi che governare l'implementazione degli obiettivi definiti tenendo conto delle posizioni degli stakeholder antagonisti o dissenzienti.Fabio Ventoruzzo
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