Lo scoop l'ha fatto il quotidiano americano Usa Today: Armstrong Williams, un noto commentatore e autore di programmi attraverso la sua sindycation, aveva ricevuto 241 mila dollari per promuovere una legge federale, il No Child Left Behind Act. Questa è una legge di riforma dell'educazione primaria e secondaria firmata dal presidente Bush nel 2002 e soggetta a molte critiche da parte dell'opposizione democratica.Il pagamento a Williams è avvenuto attraverso una importante agenzia di relazioni pubbliche, la Ketchum, la quale a sua volta aveva ricevuto un contratto da 700 mila dollari dal Dipartimento dell'Educazione per monitorare l'atteggiamento dei diversi giornalisti rispetto alla legge e per produrre un filmato televisivo che la valorizzasse, incarico questo passato a Williams e alla sua agenzia, il Graham Williams Group.La polemica negli Stati Uniti è vivacissima, sia sul fronte politico che su quello dei giornalisti, molti dei quali si sono detti assolutamente indignati per tale violazione della deontologia. Il rappresentante democratico della California, George Miller, ha dichiarato: "questa è propaganda, immorale, pericolosa e illegale ... è una cosa da Pravda". Lo riferisce il Seattle Times, che offre una delle migliori ricostruzioni in proposito.Nel corso di una puntata della trasmissione "Meet the press" della Nbc, Al Hunt di Bloomberg News ha fatto notare come al di là del caso Williams, sia da tempo e purtroppo diffusa da parte del governo la pratica di commissionare dei servizi televisivi, detti video news releases, che promuovono il punto di vista dell'amministrazione, che vengono offerti gratuitamente alle emittenti e che spesso vengono presentati come se fossero servizi giornalistici indipendenti. Lo ha fatto in passato il Census Bureau e anche il Department of Health and Human Services.Nel mirino Armstrong Williams, pagato attraverso la Ketchum per spingere una legge sulla riforma dell'educazione
