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Wall Street Journal: storia di un cambiamento che potrebbe non avvenire

22/08/2007

Rupert Murdoch ha acquisito la celebre testata giornalistica americana e ha già ventilato alcuni importanti cambiamenti, mentre altri, sostanziali, sono molto temuti. Ma non per questo si verificheranno.

E' la notizia dell'estate: il magnate australiano, celebre per non guardare in faccia nessuno di fronte alle ragioni del business, ha comprato il Wall Street, roccaforte del giornalismo d'inchiesta. Inevitabili le preoccupazioni, ma forse anche esagerate. Il Wall Street da sempre ha una redazione editoriale distinta dalla cronaca, famosa in tutto il mondo per le sue inchieste indipendenti e approfondite. E ora che il miliardario australiano annuncia le prime modifiche gestionali e commerciali aleggia un certo timore che la testata statunitense possa snaturarsi.
Murdoch per prima cosa ha dichiarato di voler entrare direttamente in concorrenza con il New York Times, il che significa spingersi verso contenuti più generalisti e abbandonare un pò l'anima finanziaria del colosso mediatico. Inoltre, ma questa è solo un'ipotesi, Murdoch ha parlato di un cambiamento significativo nel modello di business, che potrebbe passare dall'abbonamento a una formula only advertising.
Questo significherebbe, secondo le stime degli analisti, una crescita esplosiva dei lettori di questo giornale, tra i pochi ad aver adottato (con successo e da subito) il modello dell'Internet a pagamento. Del resto l'advertising online sta trainando tutti i grandi quotidiani americani e gli esperti parlano di un giro d'affari attuale di 17 miliardi di dollari, destinato a lievitare, entro il 2011, fino ai 26-30 miliardi di dollari.
Molti cambiamenti formali dunque, ma nella linea editoriale nulla lascia intravedere fino a questo momento una significativa svolta. Vero è che le svolte di questo tipo non si annunciano, mai, e solitamente si verificano gradatamente, in modo quasi strisciante. Un report dell'analista Douglas Anmuth, di Lehman Brothers, ricostruisce tutto quello che succederà e che potrebbe succedere "se".
Redazione Totem - Emanuela Di Pasqua
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