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Wavu

30/03/2011

Rete, network in swahili, una lingua dell’Africa orientale. Sul concetto di fondo di Internet si basa questo progetto della _Fondazione Ahref,_ che si pone un obiettivo ambizioso: un’informazione di qualità.

Per capire cosa sia Wavu è necessario prima capire cosa sia Ahref, la fondazione che ne dato origine.
Ahref nasce a Trento il 19 aprile 2010 ed è la prima fondazione italiana ad avere al centro dei suoi scopi statutari il pubblico attivo di Internet e il suo rapporto con l’informazione e le istituzioni. L’idea di fondo è la ricerca della qualità dell’informazione in rete, come afferma Luca De Biase, presidente dell’associazione: “si parte, dunque, alla ricerca della qualità dell’informazione in rete. Una ricerca pragmatica: fondata sulla riflessione, basata sull’osservazione e orientata alla verifica delle ipotesi emergenti attraverso gli strumenti offerti dai media sociali che sono emersi in rete”.
Questo perché l’avvento di Internet e dei social media ha capovolto il paradigma: nel vecchio modello editoriale la qualità era frutto di “barriere all’entrata”, di quei poteri che erano in grado di consentire o non consentire la pubblicazione. Con la caduta delle barriere tecnologiche ed economiche alla pubblicazione questi fattori non hanno smesso del tutto di esistere ma si trovano “all’affanno”. I partecipanti alla produzione di conoscenza si sono moltiplicati spostando in questo modo i fitri da prima a dopo la pubblicazione e creando così un problema legato alla qualità dell’informazione. Una realtà non semplicissima comprensione ma in continuo movimento.
Da questo fermento di idee nasce appunto Wavu, che in lingua swahili, significa “rete”, “network”. Il sito
“è un punto di partenza per esplorare le discussioni sull’informazione di qualità e sul citizen journalism attraverso un percorso fra blog, giornali, social network. Raccoglie analisi pubblicate nella blogosfera italiana”.
All’interno dell’area Reporter mostra una selezione di notizie e approfondimenti. Ha un focus nel settore “global” sulla partecipazione a Internet nei paesi in via di sviluppo. Crossmedia riunisce le narrazioni generate dall’incontro di linguaggi su Internet, come infografiche e mappe interattive. Inoltre segnala in tempo reale messaggi inviati attraverso il social network twitter da giornalisti e network d’informazione.
Un progetto che fa parte di una piattaforma pensata per mettere a disposizione della collettività un giornalismo di qualità, libero da ogni condizionamento. Un lavoro da tenere d’occhio per le peculiarità che lo contraddistinguono e la professionalità dei suoi collaboratori.
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