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Accountability delle Rp: presentati a Roma i primi dati

04/07/2014

Sono stati presentati in occasione dell’Assemblea dei Soci Ferpi i primi risultati emersi dall’indagine interna su attese, ostacoli e prospettive, condotta da _Luisa Piazza_ e _Leonardo Nobler_ per costruire il _Ferpi Accountability System._

di Luisa Piazza e Leonardo Nobler
In occasione della recente Assemblea Ordinaria, abbiamo fornito alcune anteprime sul progetto Accountability della Professione sul quale, nei mesi scorsi, vi abbiamo coinvolti tutti a più riprese e con la richiesta di compilare il questionario online.
Innanzi tutto, desideriamo ringraziare tutti i Soci che hanno partecipato, per il tempo dedicato e le utili osservazioni inviate, e che hanno reso possibile lo svolgimento del progetto. Un ringraziamento particolare, inoltre, alla socia Irene Paximadas per il prezioso e consistente lavoro di rielaborazione della grande mole di dati raccolta.
Come è noto, questo progetto nasce dalla volontà di Ferpi di definire un sistema condiviso volto a valorizzare – rendendo più chiaramente misurabile – il contributo spesso intangibile e di medio/lungo termine apportato dai Manager e dai Liberi professionisti che, operando all’interno o all’esterno delle aziende, svolgono attività connesse alla “Comunicazione” in senso ampio.
Rispetto ai molteplici strumenti di valutazione e misurazione dei risultati, già utilizzati dalle società multinazionali, ma che richiedono tempi costi e know-how specifici tali da renderli poco diffusi in Italia, come pure rispetto all’avanzato dibattito universitario, il progetto Ferpi adotta un approccio molto pragmatico che si propone di:

definire uno strumento proprietario, condiviso dagli associati e costruito “bottom-up” sulla base di quanto accade effettivamente nella pratica professionale;
promuovere l’adozione di strumenti di accountability utilizzabili concretamente anche nel nostro Paese e presso aziende nazionali;
promuovere maggiore attenzione e sensibilità più diffusa sul ruolo della comunicazione ed il suo reale valore economico.

Certamente, l’obbligo di rendere conto della propria performance a soggetti interni ed esterni all’organizzazione in cui si opera, l’esigenza di “rendicontazione” dei propri risultati – insieme con i principi di responsabilità e di* trasparenza* – sono temi trasversali a tutte le professioni e non solo ai “comunicatori”. Il nostro approccio, naturalmente, è stato incentrato sulle professioni rappresentate all’interno di FERPI: Relazioni Pubbliche, Public Affairs, CSR, Media Relations, Eventi e Sponsorhip, Comunicazione Interna, Corporate Communication, etc.
E questo sforzo di esplicitare meglio il valore delle nostre professioni si rivolge a due stakeholder prioritari, cioè a coloro che valutano le nostre performance, proposte di consulenza e risultati: Direttori HR, nel caso di chi opera all’interno delle aziende; Responsabili Acquisti, nel caso dei Liberi professionisti
Stato di avanzamento lavori a fine giugno 2014
La fase iniziale di mappatura interna a Ferpi, avviata a fine ottobre 2013, si è conclusa lo scorso aprile e si è sviluppata attraverso:

Interviste preliminari ed impostazione del questionario, con i contributi dei colleghi Massimo Barbieri, Vincenzo Mascellaro, Toni Muzi Falconi, Stefania Romenti (novembre/dicembre 2013).
Focus Group per l’identificazione dei temi ricorrenti, con i colleghi Patrizia Rutigliano, Fabio Bistoncini, Sergio Bruno, Vittorio Cino, Eric Gerritsen, Toni Muzi Falconi, Carlo Fornaro ( dicembre 2014).
Rielaborazione delle risultanze del focus e messa a punto del questionario, con i contributi dei colleghi Elisa Greco, Eliana Lanza, Patrizia Rivani Farolfi, Rossella Sobrero (gennaio 2014)
Erogazione online (marzo 2014)
Incontri di dibattito con alcune Delegazioni sul territorio (aprile 2014 Campania, Lazio, Piemonte)

Il questionario on-line ha ottenuto una redemption pari al 25% circa (cioè, questionari interamente compilati sul totale destinatari) della base associativa effettiva (1).
Di seguito ecco alcuni elementi preliminari; nelle prossime settimane pubblicheremo sulla newsletter una serie di approfondimenti, corredati di grafici, tratti dal report di analisi completo.
Il profilo dei rispondenti:

in prevalenza Donne (55,3%) e nella fascia d’età 46/55 anni (38%);
la metà, circa, dotati di Laurea (49,3%) e più di un quarto anche di un Master (27%).
il 35% lavora all’interno di un’Azienda, il 28% è Professionista indipendente, il 28,6% lavora in Agenzia, l’8,4% in Organizzazioni No-profit
Comunicazione Corporate (27%) Media Relation (22%) e Public Affairs/Lobbying/Advocacy (12%) le tre macro-funzioni esercitate in prevalenza.

Al netto delle molte diversità di scelte e comportamenti emersi dall’indagine, emergono alcuni tratti che ci accomunano:

Molti di noi hanno sviluppato propri metodi e argomentazioni per superare le divergenze rispetto ai vari stakeholder, e li usano con un buon livello di soddisfazione (il 79% dei rispondenti li ritiene molto/abbastanza utili)
Le leve usate per negoziare il proprio valore ruotano intorno all’acronimo PACER (Professionalità-Abilità-Competenza-Esperienza-Reputazione)
Gli intervistati ritengono che il proprio ruolo sia considerato strategico e “affermativo”, mentre non ritengono di giocare un ruolo solo difensivo, ad esempio prevenendo i danni di reputazione.

Prossimi passi…
Abbiamo avviato l’indagine esterna che coinvolge le Direzioni HR ed i responsabili dell’assegnazione degli MBO e della valutazione delle performance. In parallelo, avvieremo analoga indagine rivolta ai Responsabili uffici Acquisti che valutano/negoziano i progetti di consulenza. Inoltre, intendiamo organizzare un dibattito pubblico con alcuni responsabili HR coinvolti nel progetto, Professionisti Ferpi, Società di Head Hunting pensato come momento intermedio di confronto tra i Soci Ferpi e gli stekeholder interessati.

(1) Base associativa effettiva calcolata su coloro dotati di indirizzi mail validi, a cui sono stati sottratti i soci morosi.
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