Better Regulation dei processi decisionali
28/05/2015
Gianfrancesco Rizzuti (*)
La “Better Regulation”, il pacchetto di riforme procedurali adottato dalla Commissione Europea il 19 maggio scorso di pone obiettivi chiari e condivisi, in cui la comunicazione assume un ruolo strategico, rendendo il processo normativo più trasparente. L’analisi di Gianfrancesco Rizzuti.
Migliorare la trasparenza del processo decisionale e la qualità della produzione normativa coinvolgendo gli stakeholder, ma agire anche sul quadro esistente promuovendo un processo di costante revisione e snellimento della normativa.
Sono gli obiettivi condivisi dell’Agenda per la
Better Regulation, un pacchetto di riforme procedurali adottato dalla Commissione Europea il 19 maggio. Il modus operandi della “migliore regolamentazione” non è una novità, ma stenta a tradursi in risultati concreti. Con l’adozione dell’Agenda, la
comunicazione della Commissione mira a rendere il processo normativo più trasparente, anche attraverso l’istituzione di un portale web dove tutte le iniziative saranno tracciate, ed a incrementare le consultazioni, introducendo un periodo di 8 settimane successivo alla pubblicazione di una proposta della Commissione utile a fornire commenti al dibattito in Consiglio e Parlamento Europeo.
Sarà anche rafforzato il programma
REFIT (Regulatory Fitness and Performance Programme) per la valutazione della normativa EU esistente tramite valutazioni complessive nei vari settori e la creazione di una specifica Piattaforma, che raggrupperà esperti dell’industria, rappresentanti della società civile, partner sociali, il Comitato Economico e Sociale, il Comitato delle Regioni e gli Stati Membri. Sarà rafforzato inoltre l’approccio all’Impact Assessment. In particolare, la Commissione propone al Consiglio e al Parlamento di effettuare valutazioni di impatto anche nel caso in cui vengano presentati emendamenti sostanziali alla iniziale proposta durante il processo legislativo. Infine, la
proposta di un nuovo accordo Interistituzionale in materia al Consiglio e al Parlamento, da stipulare entro il 2015. Nuove procedure quindi per "migliori regole": serviranno? Basteranno?
Pubblicato anche su Lettera F
(*) Responsabile Comunicazione e Media
Febaf e Direttore
Lettera f, newsletter della Federazione delle Banche, delle Assicurazioni e della Finanza