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Better reporting for better business

04/04/2013

A sostenerlo è l’ _International Integrated Reporting Council_ che il prossimo 16 aprile presenterà un nuovo progetto sulla rendicontazione integrata, in cui le Rp hanno sempre più un ruolo di primo piano. L’analisi del presidente di _Global Alliance, Daniel Tisch._

di Dan Tisch
Aprile porterà con sé una pietra miliare per l’evoluzione del corporate reporting e le Rp e la comunicazione ne saranno protagoniste.
Il 16 aprile, IIRC – International Integrated Reporting Council, un gruppo di revisori, investitori, imprese, soggetti normativi, contabili e ONG, presenterà il suo ultimo progetto sul corporate reporting rendendolo disponibile ad un commento pubblico in occasione di eventi che si terranno negli undici paesi che ospitano le più importanti Borse a livello mondiale.

Global Alliance è orgogliosa di far parte del gruppo di lavoro sul documento, rappresentando la nostra professione in tutto il mondo, e molti membri del board e leader delle singole associazioni parteciperanno agli eventi del 16 aprile.
Perché è così importante? Credo che sia perché i comunicatori d’impresa raccontano storie di valore ogni giorno e queste storie influenzano le decisioni degli azionisti, dei clienti, dei fornitori, dei dipendenti e tutti gli altri stakeholder. Il reporting integrato è in grado di cambiare il modo di raccontare quelle storie – al meglio.
Basandosi sui report finanziari e di sostenibilità di oggi, il reporting integrato mostra la strategia di un’organizzazione, la sua governance, le prestazioni e le prospettive all’interno del suo contesto commerciale, sociale e ambientale. L’obiettivo: dare agli azionisti e agli stakeholder, allo stesso modo, l’immagine più corretta di come l’organizzazione crea valore nel tempo.
Ci saranno senza dubbio molte proposte di miglioramento da parte di coloro che sono a capo di aziende, preparano o utilizzano report aziendali per prendere decisioni relative al business, agli investimenti o agli stakeholder. Alla fine, però, sono convinto che la maggior parte vedrà il reporting integrato come un’idea di cui è finalmente giunto il momento. Ecco perché:

La rendicontazione integrata porta a pensare integrato. Un CEO intelligente lotta contro il pensiero a “compartimenti stagni”, incoraggiando dirigenti e dipendenti a considerare nella strategia di business la loro interconnessione e l’interdipendenza dei vari reparti e divisioni. Conoscete il motto what’s measured it’s tresured? Corrisponde a verità. Il modo in cui i manager riportano spesso modella il loro modo di pensare.


Gli investitori vogliono una migliore informazione, soprattutto in tempi di incertezza. I CEO devono rendicontare moltissimi aspetti. La crisi finanziaria globale e il decadimento morale dell’etica aziendale fra gli alti profili hanno portato importanti modifiche alla governance societaria ed alle relazioni finanziarie, ambientali, su salute, sicurezza e sostenibilità. Eppure, per l’investitore, ci sono ancora due grandi problemi: in primo luogo, questi flussi di reporting non sono integrati, e in secondo luogo, tendono a guardare indietro piuttosto che avanti. Una fotografia più nitida di rischi e opportunità, potrà fare in modo che gli investitori siano più propensi a fornire fiduciosamente capitali.


Poche imprese hanno stakeholder silenziosi. Mentre la potenza economica si concentra nelle aziende, la potenza comunicativa si è spostata verso gli stakeholder. I CEO sono consapevoli che le loro operazioni devono essere trasparenti perché vengono controllate come mai prima d’ora e devono individuare problemi e soluzioni in un contesto chiaro. Il reporting integrato rende possibile tutto questo – e potenzialmente è in grado di mitigare i rischi.


L’azienda rappresenta il brand. Un consulente di branding svizzero, Christoph Eschmann, riassume la situazione in questo modo: “Il marchio era utilizzato per rappresentare l’azienda, ora l’azienda rappresenta il marchio”. Numerosi CEO vedono continuamente ricerche che mettono in luce il crescente desiderio dei loro clienti per i consumo autentici – cioè l’acquisto di prodotti che riflettono i loro valori. Il rischio è elevato per i marchi i cui proprietari ne sono sprovvisti. Le reputazioni aziendali influenzano le nostre decisioni di acquistare o provare i prodotti, di investire in società e di credere alle loro affermazioni.


La rendicontazione integrata richiede la comunicazione integrata. Per i CEO, pochi rischi sono peggiori che perdere il contatto con i propri clienti ed i propri stakeholder. Questo anche quando un anche un business di successo si trova vulnerabile a causa dell’innovazione dirompente, di danno di immagine e di una perdita di valore. La natura stessa di un report integrato – che richiede che la società dimostri come utilizza il capitale finanziario, manifatturiero, umano, intellettuale, naturale e sociale – necessita di un dialogo solido e continuo sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione.

IIRC ha una semplice frase per descrivere i vantaggi del reporting integrato:better reporting for better business. Mentre il movimento prende slancio, CEO e i consigli di amministrazione devono decidere se essere all’avanguardia o restare indietro.
Dato il legame fra reporting integrato ed aziende migliori e più forti, c’è una domanda semplice ogni comunicatore dovrebbe porsi: la nostra organizzazione non dovrebbe puntare ad essere un leader?
Siete d’accordo? Ci sono 90 giorni di tempo per commentare il nuovo quadro disciplinare ed offrire suggerimenti per renderlo ancora migliore.
Fonte: Global Alliance
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