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Citizen Data Festival: le città dei dati a SCE2015

09/10/2015

Carlo Mochi Sismondi

La data revolution è cominciata: i dati sono tanti, sono ovunque e costituiscono un incredibile patrimonio per chi li saprà utilizzare al meglio. Dal 14 al 16 ottobre a Bologna si terrà la quarta edizione di Smart City Exhibition che quest’anno si trasforma in un vero e proprio festival con tante occasioni di incontro per e con i protagonisti della data revolution. Il commento di Carlo Mochi Sismondi.

Quest’anno, Smart City Exhibition diventa Citizen Data Festival: dal 14 al 16 ottobre BolognaFiere ospiterà panel, workshop, sessioni formative, tavoli di lavoro e incontri informali per e con amministratori, esperti, tecnici, aziende e tutti quelli che lavorano per trasformare i dati in una risorsa, affinché le nostre città siano sempre più vivibili e competitive. Carlo Mochi Sismondi, Presidente di Forum PA, illustra cinque motivi per cui vale la pena esserci.





 

Care amiche e cari amici,

in questi giorni la nostra Redazione vi sta segnalando i tanti appuntamenti che dal 14 al 16 ottobre animeranno la prossima edizione di Smart City Exhibition, che quest’anno abbiamo dedicato alla “città dei dati”. Vi scrivo personalmente per condividere i cinque motivi che sono alla base della mia scelta di impegnarmi nella costruzione di #SCE2015. Sono gli stessi per cui vale la pena che tutti voi ci siate:

1. CRESCERE - Un tempo le città prosperavano se erano vicine alle linee di comunicazione fluviali, stradali o ferroviarie, ora se sono dentro la rete mondiale delle comunicazioni e dei dati. La “città dei dati” è lo spazio urbano che usa i dati per governare, per organizzarsi, per comunicare con i cittadini. In questi tre giorni scopriremo che non si tratta di uno slogan, ma dell’unico programma politico che valga la pena di perseguire e che abilita tutti gli altri. A #SCE2015 oltre sessanta città italiane, tra cui undici città metropolitane, si misureranno su questa nuova frontiera politica e tecnologica.

2. CAPIRE - Raccogliere, profilare, utilizzare dati formali e non formali che provengono da tanti e diversi canali è indispensabile nel nostro mondo “social” ed interconnesso dove si producono e si scambiano milioni di informazioni ogni giorno. Durante #SCE2015 ci occuperemo delle nuove frontiere dell’analisi dei dati per trovare ora le riposte che ci servono.

3. GARANTIRE - La “città dei dati” è quella che garantisce nuovi e vecchi diritti per i cittadini: la partecipazione, il controllo sociale, la collaborazione basata sulla totale trasparenza sono solo parole vuote senza un fisiologico e regolato flusso di informazioni, in cui i cittadini sono sia fruitori, sia produttori di dati. A #SCE2015 troveremo le nuove frontiere della partecipazione e della collaborazione: dalla sharing economy alla sussidiarietà, dalla cura di beni comuni alla nuova economia civile.

4. PROSPERARE - Per le imprese i dati pubblici sono da una parte materia prima per costruire valore, dall’altra fonte di orientamento per le proprie politiche industriali e commerciali. Sarà compito di #SCE2015 raccontare le migliori esperienze per dare sostanza allo slogan che vede nei dati il nuovo petrolio nell’economa della rete.

5. SOSTENERE - Pur nelle necessarie compatibilità con le ristrettezze della finanza pubblica, nei prossimi mesi si attiveranno fondi importanti per le città: dai 900milioni di euro del PON per le città metropolitane, in gran parte dedicati ai temi delle smart city (servizi online, smart governance, smart energy, smart mobility, inclusione), a quel 5% dell’intero ammontare dei fondi FESR che deve essere speso per le politiche urbane integrate. A #SCE2015 ne parleremo con i protagonisti e capiremo quando e come i progetti saranno effettivamente cantierabili.

Accanto a questi cinque motivi, accenno brevemente a un compito fondamentale che FPA ha sempre scelto di portare avanti nelle proprie iniziative: FORMARE. Nello specifico, la città dei dati richiede nuove professionalità e offre nuove occasioni di lavoro. Il data scientist, il data designer, l’analista dei dati, l’esperto di social network sono solo alcuni dei nuovi “mestieri dei dati” che esploreremo nella Data Academy: decine di lezioni per capire come gestire l’enorme mole di informazioni in cui oggi ci troviamo immersi e come usarle per creare benessere per noi e per le nostre città.

Troviamoci quindi a Bologna Fiere dal 14 al 16 ottobre per lavorare insieme, per conoscerci e riconoscerci, per dare e ricevere, per sentirsi a casa nella grande squadra degli innovatori.
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