/media/post/zsghpqr/perdonanzacelestiniana1.png
Ferpi > News > Cultura del dialogo. Patrimonio di Pace.

Cultura del dialogo. Patrimonio di Pace.

04/09/2025

Massimo Alesii

Si è conclusa il 30 Agosto all’Aquila, la mia città, la 731esima Perdonanza Celestiniana.

 

È un antico rito, che ha anticipato il Giubileo della Chiesa del 1300, voluto da Papa Celestino V il quale,  in occasione del suo insediamento nel 1294, fece redigere una particolare Bolla detta volgarmente del Perdono, con la quale si concedeva per sempre l’indulgenza plenaria a tutti coloro che nelle ventiquattro ore fra la celebrazione dei vespri del 28 Agosto e quelli del 29 avessero fatto ingresso pentiti e confessati nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio in L’Aquila, nel giorno dedicato alla decollazione di San Giovanni.

 

La Città dell’Aquila custodisce questo antico documento dalla sua esistenza ed è il piccolo grande tesoro della sua comunità civile. Una pergamena che ha dato vita a una fondamentale tradizione liturgica e laica al contempo che ha attraversato secoli di storia, mai interrompendosi, per risorgere in piena luce circa 50 anni fa e ri-divenire gradualmente l’evento comunitario principale di questa comunità, risorta dalle macerie dopo il devastante terremoto del 2009.

 

(descrizione)

 

Caso unico a livello mondiale, L’Aquila è rinata da quel sisma facendo perno prevalentemente sul valore del suo Patrimonio Culturale che qui non è solo fatto di importanti monumenti e architetture urbane ma anche di tradizioni secolari immateriali che l’hanno caratterizzata come una comunità pacificata e di pace. È questa la sua più autentica resilienza comunitaria scritta sulla traccia fondamentale di un’antica spiritualità.  

 

Alla custodia primigenia del documento papale che santificò la città nella sua iniziale rifondazione duecentesca (contribuendo al completamento dei lavori della magnifica Basilica romanica di Santa Maria di Collemaggio, oggi di proprietà pubblica) il Comune dell’Aquila ha aggiunto nel 2019 il prestigioso riconoscimento da parte dell’UNESCO che ha riconosciuto il Patrimonio Culturale frutto della tradizione popolare annesso a questa festività religiosa quale eredità significativa nazionale da custodire e tramandare per l’umanità, in quanto ritualità di Pace.

 

(descrizione)

 

L’importanza di questo patrimonio culturale immateriale non risiede qui nella “manifestazione culturale” in sé ovvero nell’evento, quanto piuttosto nel patrimonio di conoscenze e competenze culturali, relazionali e comunitarie trasmesse attraverso le ritualità della Festa della Perdonanza, di generazione in generazione. Ed è questo il valore che dopo un lungo esame durato 10 anni, l’UNESCO ha attribuito all’organizzazione del trasporto del simbolico Fuoco del Morrone, che ogni anno attraversa questi monti d’Abruzzo da Sulmona all’Aquila per aprire la Festa della Perdonanza così come al successivo Corteo della Bolla, che simbolicamente scorta con tutta la Comunità locale l’antico documento dalla Casa Comunale alla Basilica del Perdono per le celebrazioni in segno di riconciliazione e rinnovato spirito di collaborazione fra Stato e Chiesa. 

 

Papa Francesco ne ha confermato l’alto valore spirituale per la Chiesa solo due anni fa, aprendo quella Porta Santa della Basilica che anticipò il Giubileo romano. Un evento atteso da secoli. Al chiudersi di questo Giubileo 2025, L’Aquila, da qui rinata, si prepara ad essere la Capitale Italiana della Cultura 2026 dichiarando con fierezza che “la cultura unisce e ricostruisce”. Ci sono voluti anni di umiltà e forza della speranza per dimostrarlo al mondo ma soprattutto il concerto della sapienza di cui questa comunità dispone nella sua modernità relazionale, quel Patrimonio Culturale Immateriale tutto italiano che solo la Storia può conferire alle nostre Comunità. Un patrimonio da custodire per ri-costruire la PACE che verrà. 

 

Qui il video su RaiPlay.

Qui video della candidatura UNESCO.

 

Eventi