Redazione
Investire nella formazione continua e nell’approfondimento degli strumenti più importanti per fare Comunicazione, Marketing e Informazione è il modo migliore per guidare con consapevolezza il proprio presente e futuro.
Il “Master in Comunicazione e Marketing Politico ed Istituzionale” della LUISS School of Government, diretto dal prof. Francesco Giorgino, è un percorso di II livello pensato per laureati magistrali che vogliono sviluppare competenze avanzate nella comunicazione, nel marketing, nelle relazioni pubbliche e nel public affairs all’interno di contesti politici e istituzionali.
FERPI è partner del master fin dalla prima edizione e partecipa attivamente alla formazione: nel corpo docente figura il prof. Vincenzo Manfredi, direttore scientifico del FERPILab, che insieme al prof. Luigi di Gregorio, coordina il modulo su Public Affairs, Lobbying e Advocacy e membro di FERPILab.
Abbiamo chiesto al prof. Giorgino di raccontarci le peculiarità di questo percorso formativo.
MICS (Marketing, Information, Communication Systems) riassume la filosofia del Master. Come spiegherebbe a un giovane laureato e ad un professionista già inserito nel mondo del lavoro, perché oggi non basta più “saper comunicare” e serve invece padroneggiare un ecosistema integrato di comunicazione, informazione, marketing come quello proposto dal Master Luiss?
Il Marketing, la Comunicazione e l’Informazione restano attività distinte. Attività frutto di conoscenze e competenze che hanno specificità identitarie, se ci si limita a considerare solo i produttori di questi contenuti. Il ragionamento cambia quando ci si sposta dall’analisi di quello che fanno quotidianamente marketer, comunicatori e giornalisti all’analisi delle modalità di fruizione da parte del pubblico, non più solo attivo ma anche interattivo e co-creativo.
Molto spesso gli utenti delle piattaforme web e dei social non sono in grado di distinguere ciò che è frutto di strategie di comunicazione e marketing da un lato e ciò che è invece il risultato dell’adozione di tecniche tipiche del mondo dell’informazione dall’altro. Si scrive MICS ma si pronuncia MIX, proprio per evidenziare le dinamiche di reciproca contaminazione ed ibridazione. Il framework che abbiamo elaborato al Master in Comunicazione e marketing politico ed istituzionale della Luiss ha una sua logica proprio perché individua e governa i principali punti di contatto tra queste tre attività e il filo conduttore unico: la creazione e la gestione del valore.
L’intersezione tra saperi economici, comunicativi, sociologici e politici è un tratto distintivo del Master. In che modo questa interdisciplinarità diventa in aula un vantaggio competitivo per gli iscritti? E cosa direbbe a chi lavora già in imprese, pubbliche amministrazioni, associazioni o realtà del no profit e si chiede se abbia senso dedicare dodici mesi a questo percorso?
Tutti coloro che frequentano il Master ci ringraziano anzitutto per aver voluto e saputo creare un prodotto formativo che non solo tiene insieme, come dicevo, il Marketing, la Comunicazione e l’Informazione in nome dell’esigenza della ricerca di un equilibrio dinamico, ma pur sempre di un equilibrio, tra valore reale dei brand e valore percepito, ma anche per l’approccio della interdisciplinarità.
In fondo è il metodo Luiss: utilizzare le chiavi interpretative tipiche delle scienze sociali, coniugare l’assetto teorico con quello empirico, sviluppare uno sguardo lungo (sul futuro e non solo sul presente) e largo (considerando il contesto internazionale, oltre che quello nazionale). C’è un’altra peculiarità del Master che ho l’onore di dirigere da sei anni ormai: far dialogare sistematicamente mondo aziendale e mondo politico-istituzionale. Da questo punto di vista rappresentiamo un unicum nel panorama post graduate. Non a caso è un Master di secondo livello e, dunque, il massimo titolo formativo maturabile in ambito universitario.
La Faculty riunisce studiosi e professionisti, tra cui marketer, spin doctor, comunicatori aziendali ed istituzionali, esperti di relazioni pubbliche e public affairs. In che modo questa doppia prospettiva, insieme ai momenti conviviali e di networking previsti, ma anche i cineforum rende il Master una scelta strategica sia per chi vuole entrare nella comunicazione e nel marketing aziendale e politico-istituzionale sia per chi desidera crescere di ruolo nella propria organizzazione?
Avere nella Faculty oltre che studiosi ed intellettuali di rango anche importanti professionisti dei settori disciplinari che affrontiamo nelle 300 ore di didattica frontali significa garantire la produzione di un effetto formativo che si occupa e preoccupa di evidenziare la dimensione applicativa.
Le mie più grandi preoccupazioni come direttore sono: aggiornare la letteratura scientifica e manageriale anche attraverso la messa a disposizione dei paper più significativi; trovare un equilibrio tra le esigenze del modellamento teorico e la segnalazione all’aula dei più importanti casi di studio; creare le condizioni affinché gli studenti senza lavoro abbiano opportunità di placement in linea con le loro aspettative e affinché quelli che già lavorano vengano valorizzati dalle organizzazioni nelle quali rendono la loro prestazione.
Gli stakeholder del Master sanno che chi fa il nostro percorso formativo ha un patrimonio di conoscenze e competenze non generiche e al passo con i tempi.
Il modulo su Public Affairs, Lobbying e Advocacy, sviluppato con FERPI e FERPILab, valorizza le relazioni pubbliche come disciplina del governo strategico delle relazioni. Perché oggi nessuna organizzazione, dai ministeri alle imprese fino ai sindacati e agli enti territoriali, può fare a meno di queste competenze?
Studiare il Public Affairs e le attività di lobbying e di advocacy significa aggiungere un altro pezzo ai processi di creazione e gestione del valore di brand aziendali e politici. L’obiettivo dello stakeholder engagement si persegue con un modello di gestione delle relazioni corretto ed efficace. La soluzione sta nell’incentivare la consapevolezza del fatto che gli interessi di parte, in quanto tale legittimi, possono essere compatibili con l’interesse generale, ovvero della collettività. Non si dimentichi a tal fine che la “policy” oggi è di pertinenza anche delle imprese e non solo dei tradizionali attori politici.
Il Master ha ormai oltre 240 diplomati. Guardando ai percorsi degli alumni, in previsione dell’edizione 2026, quale messaggio darebbe a chi è indeciso tra restare nel proprio ruolo attuale o investire un anno per ridefinire il proprio posizionamento professionale?
Investire nella formazione continua e nell’approfondimento degli strumenti più importanti per fare Comunicazione, Marketing e Informazione è il modo migliore per guidare con consapevolezza il proprio presente e futuro, ricercando modus operandi e soluzioni performanti e lungimiranti. Vi aspettiamo.
Le iscrizioni al master sono aperte fino al 15 dicembre 2025 e tutte le informazioni sono disponibili qui.