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I social network possono ridare valore ai siti delle aziende

29/07/2010

Un'azienda che ignora Internet e le potenzialità offerte dai social media è destinata ad isolarsi. _Marco Massarotto_ illustra le principali motivazioni per cui le imprese devono imparare ad usare questi strumenti.

di Marco Massarotto
Una credenza ancora ben radicata nella testa dei marketers è che non si debba linkare a siti esterni dai siti aziendali. Non vi è convinzione più sbagliata e dannosa. Concepire un sito aziendale, senza link a siti esterni equivale a ignorare il mondo che circonda l’azienda e fornire un disservizio ai propri clienti. Internet, infatti, è sempre più usato dai consumatori per formare la decisione d’acquisto e un prospect che giungesse su un sito privo di link esterni finirebbe per non ritornarci, cercando attraverso i motori di ricerca o altrove le informazioni sul prodotto che pensa di acquistare. Tutto ciò diventa ancora più importante con l’avvento dei Social Media. Un sito aziendale che ignori la conversazione sui media sociali è destinato a restare isolato e non sviluppare tutto il valore potenziale che ha in sé. Vediamo perché.
Aprirsi alla conversazione
Se un consumatore arriva sul sito di un’azienda e trova dei link a “conversazioni” esterne a quel sito riceverà un servizio dall’azienda ancor prima di diventarne cliente. Un ottimo modo di iniziare un rapporto. Oltre a ciò il sito guadagnerebbe immediatamente dei contenuti freschi e aggiornati. Un primo contributo di valore, a un costo davvero basso.
Diventare la centrale di informazioni sui propri prodotti
Il sito ufficiale di un prodotto dovrebbe essere la fonte di informazioni più completa e autorevole sul prodotto stesso, è un’ovvietà, eppure nella maggior parte dei siti delle aziende si trova una scheda tecnica del prodotto e poco altro. Prove d’uso, prezzi, recensioni abbondano in rete, ma a giudicare dai siti aziendali sembrano non esistere. Perché deve essere Google o qualche blog la fonte di notizie più aggiornata sui vostri prodotti? Raccogliere queste notizie nel proprio sito è già un primo passo che lo renderebbe più interessante a molti occhi, compresi quelli dei motori di ricerca e inviterebbe la gente interessata a tornare per cercare nuove notizie. L’aumento di traffico è il secondo effetto positivo: sembra un paradosso, ma a pensarci bene non lo è. Se un sito ci segnala cose interesanti, ci torniamo ogni giorno!
Dimostrarsi sicuri dei propri prodotti
Un’azienda che non teme il giudizio dei consumatori dà l’impressione di essere un’azienda sana e con prodotti affidabili. Il solo inserimento di recensioni esterne dà immediatamente al vostro sito (e al vostro brand) un aspetto più affidabile e positivo. Altrettanto dicasi per la decisione di entrare nei social media con delle presenze ufficiali. L’assenza da tali spazi, anzi, rischia sempre di più di venire percepita come un segnale negativo, come la dimostrazione che l’azienda ha qualcosa da nascondere. Aprire dei presidi sui Social Network, intervenire nelle discussioni riguardanti i propri prodotti e pubblicare le opinioni dei consumatori sul proprio sito significa trasmettere maggior valore a consumatori.
Costruire un rapporto di fiducia
Avere un sito aziendale trasparente e che riporti le reali opinioni dei consumatori, con lodi e critiche è il primo passo verso la costruzione di un rapporto di fiducia con i propri clienti on-line. È per questo che è fondamentale evitare scorciatoie e “furbate” quali l’aggregazione di recensioni false o solo smaccatamente posivitive. Qualche critica renderà il sito più credibile, a beneficio di tutti gli altri contenuti.
Dal sito all’HUB
Quanto sopra rappresenta solo un primo passo verso un’integrazione che sarà sempre più virtuosa. I Social network consentono ormai di integrare in modo semplicissimo le conversazioni relative a un brand su un sito a loro esterno, spesso offrono anche la possibilità di usare le credenziali di acesso degli utenti presso siti terzi. Rinunciare a lunghe procedure di raccolte dati per la registrazione, sostituendole con un semplcie clic e usando le credenziali di facebook, per esempio, sicuramente comporta una rinuncia: non avere a disposizione l’email o altri dati. Ma come prima fase di approcio al cliente tale rinuncia è forse ampiamente compensata dal fatto che si possono avere così molti più contatti da coltivare e da cui ottenere altre informazioni in futuro.
Il principio di fondo è che essere “aperti” e “sociali” sul web paga: in termini di visite, in termini di qualità dell’interazione, in termini di rapporto coi propri clienti. Utilizzare le soluzioni previste per i brand dai Social Media e integrarle in siti sempre più aperti e sociali è la strada da seguire per le aziende, che devono naturalmente tendere a dove sta il mercato e non riunchiudersi in torri d’avorio che richiedono procedure di registrazione complessissime per accedere a contenuti di scarsa rilevanza. Il marketplace di Internet aspetta le aziende insomma, bisogna un po’ immergersi e venire allo scoperto, ma un gran numero di consumatori vocianti aspetta di essere convinto a comprare un prodotto.
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Tratto da Internet PR
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