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Il linguaggio che trasforma: ESG e giovani protagoniste del cambiamento

09/09/2025

Elena Salzano, Consigliera Nazionale

Sono uscita da quell’aula con la sensazione che non fossi stata io a dare qualcosa a loro, ma che fossero loro ad aver lasciato un dono a me’, il racconto di Elena Salzano della sua esperienza come speaker all’EFFE Summer Camp.

 

C’è un momento, entrando in aula, che resta impresso: sessanta ragazze, tra i quindici e i diciassette anni, che ti guardano con occhi curiosi, pronte ad accogliere ogni parola. È in quegli sguardi che ho visto la promessa del futuro, il desiderio di crescere libere dagli stereotipi, la forza di chi vuole costruire strade nuove. Portare la mia voce come Speaker all’EFFE Summer Camp, promosso dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in una edizione anche al Sud, a Bari, è stato molto più di un intervento: è stato un incontro di energie, di possibilità e di speranze.

 

Il Camp, nasce con un obiettivo ambizioso: colmare il gender gap partendo dall’adolescenza, offrendo gratuitamente una settimana di educazione finanziaria, imprenditorialità e soft skills a sessanta ragazze selezionate. Un’esperienza che alterna lezioni, incontri, hackathon e momenti di confronto diretto con professioniste ed esperti. E quest’anno, oltre all’esperienza di Milano, grazie alla professoressa Emanuela Rinaldi, responsabile scientifica di EFFE Summer Camp, e grazie anche a un finanziamento di INVITALIA, è stata realizzata questa esperienza significativa con la collaborazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

 

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Nel mio contributo, come imprenditrice e come componente della Commissione “Relazioni di Genere” della FERPI, ho parlato di Comunicazione ESG: una comunicazione che non è semplice strumento, ma atto di responsabilità, capace di raccontare con trasparenza l’impegno delle imprese verso ambiente, società e governance etica. Per trasmettere l’idea che oggi la credibilità si costruisce non solo con i risultati economici, ma con il coraggio di dichiarare chi siamo e quali valori guidano le nostre scelte.

 

Un’occasione anche per condividere con le studentesse il lavoro portato avanti con la Commissione: il Manifesto della Comunicazione Equa, un impegno collettivo che chiede di usare le parole per aprire possibilità e non per chiuderle, per abbattere stereotipi e non per rafforzarli, per riconoscere dignità e non per negarla. È stato toccante vedere quanto queste giovani abbiano colto la portata di un linguaggio che può costruire equità.

 

Le loro domande, i sorrisi, le riflessioni spontanee hanno reso evidente quanto questa generazione abbia già dentro di sé la sensibilità per un mondo più inclusivo. E quanto noi, come professioniste e professionisti della comunicazione, abbiamo il dovere di accompagnarle in questo percorso.

 

Sono uscita da quell’aula con la sensazione che non fossi stata io a dare qualcosa a loro, ma che fossero loro ad aver lasciato un dono a me: la certezza che il futuro della comunicazione, se sarà autentica, equa e orientata all’impatto, è in mani che sapranno custodirla e farla crescere.

 

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Perché in fondo, la vera potenza della comunicazione è tutta qui: nelle parole che accendono visioni, nei racconti che liberano energie, negli incontri che trasformano.

 

All’EFFE Summer Camp di Bari, insieme a Santina Giannone, Annamaria Anelli, Daniela Ballarini, Daniela Bianchi, Marco Sabatini Scalmati, Rosella Scalone, componenti con me della Commissione Relazioni di Genere della FERPI, non abbiamo solo parlato di futuro: lo abbiamo visto nascere, negli occhi e nei sogni di sessanta ragazze che hanno imparato a credere di poterlo scrivere con un linguaggio e con parole per costruire cambiamenti autentici.

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