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Il ruolo del board nel XXI secolo: una tavola rotonda a New York

06/02/2014

Le pressioni globali e i progressi nella comunicazione influenzano il modo in cui le organizzazioni comunicano con i propri stakeholder. Del tema ne parlerà il prossimo 28 febbraio a New York, _Toni Muzi Falconi_ insieme ad alcuni tra i più autorevoli esperti di Rp mondiali, durante una tavola rotonda, organizzata da _The Conference Board_ e _NYU._

di Toni Muzi Falconi
È la prima volta che The Conference Board e NYU – School of Continuing and Professional Studies organizzano insieme un panel per discutere delle dinamiche del ruolo del board nel ventunesimo secolo, tenendo conto delle crescenti pressioni degli stakeholder, interni, esterni e di confine, sulle politiche e le decisioni delle imprese.
Per farlo è stato selezionato il recente libro, Global Stakeholder Relationships Governance: An Infrastructure, uscito in dicembre da Palgrave MacMillan e firmato da chi scrive insieme a James Grunig, Richard Edelman, Emilio Galli Zugaro e Joao Duarte.
La tesi di fondo è che i board delle imprese oggi siano responsabili della stakeholder relationship governance e, issue strategica per issue strategica, decidano quale stakeholder privilegiare nell’interesse della sostenibilità dell’impresa, visti i crescenti conflitti fra loro. Questo implica una funzione di ascolto e di relazione con gli stakeholder che riporti a un membro del board. Sarà questo uno dei futuri delle relazioni pubbliche?
Ne parlerò insieme a Richard Edelman, Presidente e CEO di Edelman, James Grunig, Professore Emerito della University of Maryland, Emilio Galli Zugaro, Head of Group Communications di Allianz e a Jonathan Spector, Presidente and CEO di The Conference Board durante la tavola rotonda Stakeholder Expectations and the 21st Century Board, in programma venerdì 28 febbraio a New York.
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